Le buone idee vengono premiate in Nuova Zelanda. E attualmente ce ne sono 757. È il numero di proposte per film indipendenti, ultra-low budget, che sono stati inviate al concorso Make My Movie, il cui premio finale è centomila dollari neozelandesi (quasi sessantamila euro), a cui si deve aggiungere il sostegno per le fasi di produzione e distribuzione, senza dimenticare la pubblicità garantita dal media partner The New Zealand Herald.

E il bello è che non serve nemmeno un minuto di girato. Basta un titolo, un claim, un poster e una sinossi. Questo perché "negli anni – si legge nella presentazione del concorso – abbiamo assistito al nascere di film da contesti inaspettati. Budget minuscoli non hanno impedito a film potenti di sbocciare e mettere in mostra tutto il talento di chi li ha realizzati. Questi film hanno aperto le porte a un nuova ondata di cinema indipendente low-fi: Slacker di Richard Linklater, Laws of gravity di Nick Gomez, The Living End di Gregg Araki, El Mariachi di Robert Rodriguez".

Chiunque può partecipare, non importa se professionista o esordiente totale. Anzi l’organizzazione si augura un prospettiva "alla Rocky: un pezzo da novanta testa a testa con un outsider".  L’idea è piaciuta, tanto che – come si è visto – l’adesione è stata altissima.

La giuria ha già scelto dodici finalisti e ha piazzato i progetti su Facebook. Oggi si chiuderanno le votazioni. Il tutto è accompagnato da un web series che racconta le varie fasi del progetto, un "behind the scenes" per accendere i riflettori sull’organizzazione e tenere alta l’attenzione con l’obiettivo di "garantire un’audience la più ampia possibile per un film indipendente che altrimenti finirebbe soffocato in un mercato troppo affollato".

Peccato che tutto ciò non stia avvenendo in Italia, vien da pensare, anche perché – come naturale che sia in cotale abbondanza – c’è materiale anche per gli appassionati di fantascienza. In concorso fra i finalisti c’è per esempio The Helmet di tal Logan McMillan, che racconta la storia di un giovane costretto dalle circostanze a rapinare una banca. Viene scoperto e l’edificio è circondato dalla polizia, per cui si rifugia nel caveau, dove però trova un misterioso elmetto che lo riporta indietro nel tempo di un’ora. Riuscirà così nella sua impresa? Concetto e impatto visivo interessanti, ecco il link al trailer su Youtube:

www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=nRXqN-pjzHs

Non ce l’hanno invece fatta altri progetti non male come 90 minutes (due astronauti si risvegliano dispersi su un pianeta misterioso e hanno novanta minuti d’aria per capire cosa è successo), Third Base (tre adolescenti rimangono isolati in un avamposto su Marte e devono attendere i soccorsi, ci vorranno tre mesi: riusciranno a controllare la paura e non farsi prendere dal panico?) e il curioso Charlie & The Robot on their treacherous way to save the Earth (un’astronauta e un robot vengono inviati in missione su un pianeta che sta per scontrarsi con la Terra, ma qualcosa va storto: l’astronauta dovrà far detonare la bomba manualmente e morire, mentre il tempo passa e i due si preparano, arriva un confuso messaggio proprio dalla Terra, sembra l’ordine di abortire la missione…).

Per chi ha voglia di curiosare, fra le Risorse in rete c’è il link alla lista completa di candidati. Sono sedici pagine e ce n’è per tutti i gusti. Davvero sarebbe bello vedere qualcosa di simile un po' meno lontano da noi…