Ci eravamo lasciati a febbraio sapendo che Roland Emmerich era in attesa di capire quanto potesse costare l'adattamento sul grande schermo di uno dei capolavori di Isaac Asimov, il ciclo della Fondazione. Più che altro molti si chiedevano cosa mai sarebbe potuto venire fuori dalle mani di un regista un po' fracassone, firmatario di pellicole come 2012, tanto per citare l'ultima in ordine di tempo. Evidentemente i costi si sono rivelati piuttosto indigesti, se da quel giorno non si è saputo più nulla e, anzi, è arrivata la notizia ufficiale: Sony ha firmato un accordo per portare nelle sale, il 17 marzo 2013, il nuovo progetto di Emmerich, il cui titolo provvisorio è Singularity.

Non molte le notizie per il momento sul progetto, se non che da indiscrezioni sembrerebbe abbia poco a che fare con le teorie di Vernon Vinge. Sembra anzi che si tratti di un thriller fantascientifico "explosion heavy", carico di eplosioni, su cui Sony punterà per la sfondare nuovamente il tetto dei settecento milioni di dollari di incasso (2012 è arrivato a quota settecentosessantanove, ma Independence Day rimane ancora imbattuto a quota ottocentodiciassette, mentre al terzo posto si colloca The Day After Tomorrow con un incasso di cinquecentoquarantaquattro milioni).

A queste cifre difficilmente potrà avvicinarsi Anonymous, altro sodalizio fra Sony e Emmerich (il quinto) in cui però il regista si allontana dalle megaproduzioni per provare qualcosa di nuovo, ovvero la strada di un thriller storico. Anonymous è infatti ambientato alla corte di Elisabetta I e accredita, fra intrighi e amori di palazzo, la tesi (o la leggenda metropolitana) secondo cui il vero autore delle opere di Shakespeare sarebbe Edward De Vere, conte di Oxford. Ecco il trailer (il film arriverà in Italia a novembre), in attesa di ulteriori notizie su Singularity, pellicola che per ora sembra rientrare nel solco più abituale delle catastrofi e/o invasioni aliene ad alto tasso di effetti speciali in cui è specializzato il regista. Staremo a vedere.