Clive Barker è uno scrittore poliedrico. I suoi racconti e romanzi spaziano dal genere horror al fantastico, dalla fantascienza al fantasy al soprannaturale. In questi giorni Castelvecchi Editore ha dato alle stampe un suo volume dal titolo Le stelle della morte (Books of Blood. volume 1, 1984). Si tratta del primo titolo della serie Libri di sangue di cui in tutto sono usciti sei volumi.
Non si tratta di una novità, ma della ristampa del volume pubblicato con il titolo Infernalia (Sonzogno 1988). In tutto il volume è stato ristampato altre due volte in edizione economica. L’ultima risale al 2000. Praticamente un testo sino a ieri introvabile.
Nel primo racconto dal titolo Il libro di sangue, la dottoressa Mary Florescu conosce il giovane Simon McNeal che si spaccia per medium e lo ingaggia per portare a termine un esperimento parascientifico. L’esperimento avrà successo, ma non risponderà alle aspettative dei due e sul corpo del giovane medium verranno scritte, o per meglio dire incise a sangue decine di storie. Ogni storia racconterà quanto è successo all’anima che l’ha incisa. Così Simon McNeal diventerà un “libro di sangue” e la dottoressa Florescu sarà la sua unica traduttrice.
I racconti che la dottoressa andrà a leggere sono: Macelleria Mobile di mezzanotte; Il Ciarliero e Jack; Mai dire maiale; Sesso, morte e stelle e infine In collina, le città. Racconti scritti con maestria che terranno il lettore incollato alle pagine del libro fino alla parola fine.
L’autore. Nato a Liverpool nel 1952, è considerato uno dei massimi esponenti del New Horror nonché eccellente scrittore, tra i pochi ad aver trascinato l'orrore fuori dalla sua nicchia di appassionati. Dopo la serie Libri di sangue, in sei volumi, Barker ha scritto numerosi altri romanzi di fantascienza (Imagica e Il mondo in un tappeto), fantasy con la serie Abarat, romanzi per ragazzi (La casa delle vacanze), fantastico-soprannaturale (Galilee) e saggi. Ha sceneggiato, diretto e prodotto film e videogiochi. Attualmente vive a Los Angeles, assieme al compagno e alla figlia di lui.
La quarta di copertina. Stephen King a suo tempo scrisse che nei racconti del giovane Clive Barker vedeva un suo degno successore. Gli anni sono passati e Clive Barker di strada ne ha fatta tanta, da scrittore a regista, da pittore a produttore di successo. Autore di celebri icone del cinema quali Pinhead, il demone per eccellenza di Hellraiser, o del killer sanguinario Candy-man, Barker ha esordito con una serie di raccolte di racconti che hanno rivoluzionato un genere e portato «sangue fresco» a tutti gli amanti della buona letteratura. In questo volume, il primo della serie Libri di sangue, premiato con i prestigiosi British e World Fantasy Award e portato sul grande schermo dal regista John Harrison, faremo la conoscenza della dottoressa Mary Florescu, il cui esperimento parascientifico, condotto assieme al giovane medium Simon McNeal, darà il via a una girandola infernale che coinvolge i vivi e i morti facendoci scoprire perché possiamo dirci tutti «libri di sangue».
Clive Barker, Le stelle della morte. Libri di sangue (Books of Blood. volume 1, 1984)
Traduzione Tullio Dobner, Castelvecchi Editore, collana Narrativa 39, pagg. 241, euro 16,50
2 commenti
Aggiungi un commentoHo letto questi racconti ormai vent'anni fa e non c'è un solo titolo che non mi ricordi una narrazione potente, per idee e *resa grafica*. Forse il migliore è *In collina, le città*, che evocavo qualche settimana fa con una collega a proposito dei rischi del *senso di comunità*, usandolo come esempio estremo... di campanilismo! Leggere per credere.
Non leggo Barker da tempo: forse è il momento di prendere in mano *Incarnations*, raccolta di suoi testi teatrali (anche questo, ha prodotto: merita una segnalazione), che aspetta da troppo tempo in fondo alla mia pila di lettura.
F.
Sono molto felice per questo ritorno. I titoli osceni delle prime versioni italiane gridano ancora vendetta, e forse sarebbe stato meglio evitare del tutto di insistere co' 'sti cavolo di titoli all'italiana e lasciare solo "I libri di sangue vol. 1".
E sono ancora più contento di scoprire che non si tratta di una nuova edizione ma di una ristampa con la stessa traduzione Tullio Dobner.
Faramir, sono d'accordo, "In collina, le città" è uno dei miei racconti di Barker preferiti. E per chi se la fosse persa consiglio di cercare la strepitosa trasposizione a fumetti che ne fece John Bolton!
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