L'attesa per Avatar 2, il primo dei due seguiti programmati per il campione d'incassi di James Cameron, è ancora lunga. Il film infatti non uscirà prima del 2014. Ma le aspettative sono parecchio elevate, così come la curiosità su che cosa si inventerà Cameron per stupire ancora. A squarciare un po' il velo di mistero ci pensa una dei protagonisti del primo film, che però non prenderà parte ai sequel visto che il suo personaggio muore nella battaglia finale (ma muore del tutto? Al cinema non si può mai sapere).
Michelle Rodriguez ha infatti dichiarato nei giorni scorsi che Avatar 2 si svolgerà "underwater", per dirla all'americana; ovvero sarà un'avventura sottomarina. L'attrice texana di chiare origini ispaniche è in questi giorni impegnata nel tour promozionale di Battle: Los Angeles, uno dei tanti film a base di invasioni aliene che usciranno nel corso dell'anno, e in cui tra l'altro sarà ancora un soldato così come era in Avatar (nel personaggio del pilota Chacon). Durante il giro, però, qualche domanda sulla sua esperienza sul pianeta Pandora è scappata: secondo la Rodriguez, Cameron sarebbe orientato ad ambientare il sequel negli oceani dello stesso pianeta Pandora, in un'avventura che sarà interamente subacquea e che, a suo dire, "sarà di straordinaria bellezza".
Va detto che le voci precedenti raccontavano di un film ambientato non su Pandora, ma su un pianeta dello stesso sistema solare. Ora pare che Cameron abbia deciso definitivamente. Molti diranno: ma che ne sa la Rodriguez, visto che il suo personaggio muore nel primo film? Beh, intanto non è detto. La Rodriguez ha confidato che Cameron avrebbe in mente di portare nel secondo film tutti i "superstiti" del primo, ma l'attrice non esclude la possibilità di poter comparire, magari con un cameo. Mal che vada, ha scherzato infine, il regista potrebbe invitarla anche solo ad assistere alle riprese.
L'idea di un Avatar 2 interamente sottomarino è in effetti suggestiva, e nemmeno campata in aria. È arcinota infatti la passione di Cameron per il mondo subacqueo e le relative riprese, nata con The Abyss del 1989, proseguita con il documentario Aliens of the deep del 2005, e che continua con Sanctum, thriller sottomarino in 3D appena uscito in Italia e che Cameron ha prodotto. È ancora troppo presto per saperne di più anche sul resto del cast, ma poiché il 3D sarà presente in modo massiccio anche nel futuro prossimo, converrà attrezzarsi di pinne e boccaglio per seguire le nuove avventure dei Na'vi.
23 commenti
Aggiungi un commentoAppunto, volevo sottolineare che quando la tecnologia è "assorbita" non si immagina neppure di tornare indietro.
Onestamente, tutti film in 3D che ho visto recentemente, mi hanno lasciato deluso. Non per la storia o altro, ma proprio per il 3D in sé. Li guardavo e pensavo "tutto qua?", chiedendomi cosa ci trovino gli altri di tanto straordinario.
Mi dispiace, ma il 3D che attualmente viene spacciato nelle sale non è sufficiente a giustificare il prezzo del biglietto quasi raddoppiato. Se posso scegliere, mi guardo due film in versione 2D, piuttosto.
Oltretutto, attualmente siamo ancora ai rudimenti della tecnologia. Provate a riguardarvi Avatar fra quattro o cinque anni. Probabilmente vi sorprenderete, chiedendovi come fosse possibile che solo pochi anni fa sembrasse il non plus ultra dell'eye-candy, mentre ora vi appare come "vecchio". Questo lo dico da appassionato di fantascienza. Se snobbo il 3D attuale, è perché non lo trovo niente di che.
Riguardo all'"invecchiamento", secondo me è una caratteristica abbastanza comune nei film realizzati in CG. Al momento dell'uscita sorprendono perché chi li va a vedere sa a priori che quello è il massimo possibile che possa offrire quella tecnologia, e quindi tende a guardarlo più da un punto di vista contestualizzato dal momento e dallo strumento. Lo guardiamo quasi come per accertarci che chi l'ha realizzato abbia fatto davvero un bel compitino nello sfruttare al massimo la tecnologia. Ma che abbiamo l'idea del massimo della tecnologia è limitato dalla conoscenza attuale, e ci limiteremo ad accontentarci di ciò che soddisfa il canone attuale, senza tentare di mettere davvero alla prova la sua possibile longevità.
All'Acquario di Genova ho avuto la stessa impressione. Non c'erano più solo destra sinistra, sopra sotto, ma anche davanti e dietro.
Ti avessero chiesto dov'era quel banco di pesci, quello squalo, ti sarebbe sembrato normale dire
"vedi là, saranno 5 metri più avanti, sulla destra...un metro dietro quell'altro.."
Sensazione invero unica.
Son d'accordo.
Troppo semplice considerare Avatar un film superficiale: è vero, la trama in un paio di punti possiede una leggerezza che si poteva evitare ma per me è difficile non rimanere emozionati dinanzi ad alcune scelte estetiche e narrative (ad esempio le foreste che sembrano degli splendidi fondali marini, mai viste così belle in un film, oppure il legame dei Na'vi con l'ambiente circostante).
Secondo me l'avanguardismo d'autore a tutti i costi è deleterio quanto per altri lo sono il 3D e gli effetti speciali in CGI.
Meno male che c'è gente come Cameron (grandissimo) a cui piacciono le sfide e che si spinge sempre più in là con la tecnica.
io sono stato convinto... mega-ficata!! entro la fine dell'anno giuro me lo compro
e prima o poi lo avranno tutti...
e tra parentesi spero in tantissimi altri film come avatar... il mio sense of wonder può soltanto ringraziare... e per il momento l'ho visto solo in 2D.
non vedo proprio l'ora del seguito!!
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