Ad essere convinto che Moffat abbia fatto centro c’è anche Angelo Rossi il quale, recensendo il primo episodio della stagione su Fantascienza.com, conclude: “Se queste
Whovians: questo il bizzarro nome con cui sono noti in tutto il mondo i fan della serie, che insieme a ‘Trekkies’ si contendono il primato del più longevo fandom di una serie televisiva. Tra gli insospettabili seguaci, anche la regina Elisabetta II d’Inghilterra che qualche anno fa fu tra le prime acquirenti dei dvd della serie, ordinati da Buckingham Palace per allietare le tediose estati regali nella tenuta di Balmoral. Ma anche grandi nomi della fantascienza cinematografica, da George Lucas a Steven Spielberg, da Peter Jackson a Patrick Stewart, possono essere annoverati tra i fan del Dottore, che in Inghilterra conta migliaia di iscritti alla “Doctor Who Appreciation Society” (DWAS), la community ufficiale britannica. Fondata nel 1976, la DWAS ha organizzato l’anno successivo la prima convention in tema e iniziato la pubblicazione della fanzine Tardis, sostituita poi dal mensile Celestial Toyroom, pubblicato ancora oggi.
Ma anche la community italiana non manca d’intraprendenza. Nel corso di una convention nel 2009, i fan nostrani della serie hanno inoltrato due petizioni rispettivamente al canale digitale Sci-Fi/Steel e a Italia 1 per chiedere che la nuova stagione venisse trasmessa anche da noi, dopo che la programmazione su Jimmy aveva cancellato la quarta stagione, mandando in onda solo lo speciale natalizio “Il villaggio dei dannati”. Al momento c’è poco all’orizzonte, Sy Fi parla di problemi ad acquisire i diritti della serie; ma i fan italiani di Doctor Who aumentano ogni giorno di più grazie a Internet e non è detto che prima o poi il TARDIS sbarchi anche in Italia.
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