A marzo 2008 la notizia di un terzo adattamento di Dune, dopo l'amata-odiata pellicola di David Lynch e la mini-serie di Sci-Fi Channel. Al termine di quasi un anno di corteggiamento, il produttore Kevin Misher (suo il recente Nemico pubblico) era riuscito a strappare i diritti dagli eredi di Frank Herbert, autore del romanzo. Regia affidata a Peter Berg (The Kingdom, Hancock). Follia o coraggio? Il regista non sembrava avvertire il peso della sfida, almeno a sentirlo in una recente intervista dove descriveva la sua versione di Dune come più muscolare e divertente rispetto al materiale precedente. In un'intervista di poco precedente, Berg assicurava a MTV di essere al lavoro sulla sceneggiatura di Josh Zetumer (“troppo lunga”), nonostante ormai il progetto iniziasse a puzzare di naftalina, dopo quasi due anni di stallo.
Da allora è passato un altro mese e non si è saputo più nulla. Spesso Internet è terra fertile per le indiscrezioni più selvagge, le quali crescono esponenzialmente se alimentate dal silenzio dei protagonisti. Stando infatti alle rivelazioni del sito Cinematical.com, Berg si sarebbe tirato indietro dal progetto, per cui Paramount sarebbe alla ricerca affannosa di un altro regista. Perché affannosa? Perché servirebbe qualcuno che riesca a girare il film con meno di centosettantacinque milioni di dollari (ma gli effetti speciali devono essere un po' meglio di quelli del 1984...) e, soprattutto, qualcuno la cui passione per il romanzo sia già conclamata. Pare dunque che le ricerche si siano attestate su due registi emergenti: Neil Marshall e Neil Blomkamp.
Il primo, inglese, sarebbe il favorito in quanto spalleggiato dallo stesso Misher. Ha firmato il film d'azione futuristico Doomsday – Il giorno del giudizio (2008) e l'horror The Descent – Discesa nelle tenebre (2005) ed è attualmente impegnato nella post-produzione del thriller storico Centurion (2010). Blomkamp è invece salito agli onori delle cronache con il recente successo di District 9, fanta-documentario sugli alieni sbarcati sulla terra e reclusi nei ghetti. È attualmente impegnato nella scrittura del suo secondo film di fantascienza, previsto per il 2010. Blomkamp sarebbe invece il favorito di Paramount.
Indiscrezioni infondate o c'è qualcosa di vero? Non resta che aspettare. Di certo i due registi potrebbero portare entrambi una nota di freschezza al progetto, se mai venissero davvero chiamati.
11 commenti
Aggiungi un commentoSono tra coloro che considerano il film di David Lynch un Signor Film vessato in fase di post-produzione.
Tuttavia questa notizia mi ha fatto molto felice; non so se il risultato finale sarà migliore o peggiore rispetto all'ottimo lavoro di Lynch, però c'è da sperare col nome di Blomkamp, farò il tifo per lui.
Poi onestamente, per come la vedo io (nonostante mi fossi ripromesso di non partire con pregudizi di sorta) l'intervista a Berg non mi faceva ben sperare sul buon esito della sfida (più divertente?!!! bah...), quind sono ancora più contento...
nemmeno io sono d'accordo, il film tratto da un libro non può e non deve ricalcare lo spunto originale da cui parte, ma ricrearlo.
Al di là di questo il film di Lynch è un film mal riuscito che non trova mai la sua strada. Appesantito da tutte le scene in cui la gente "pensa" volendo in questo modo rendere la complessità del libro ma riuscendo solo a non far entrare lo spettatore nella narrazione.
Il barone Harkonnen è decisamente esagerato e perde gran parte del suo fascino; Feyd Rautha è buttao via. I vari attendenti di Leto - Gurney Halleck, Duncan Idaho - sono del tutto bidimensionali e dimenticabili.
Ha delle buone cose, ma sostanzialmente è un fallimento.
Persino la miniserie è migliore.
S*
ma Lybch non l'ha ricreato, l'ha riscritto in maniera personale, che va bene come opera a se stante, ma non come trasposizione cinematorafica di un'opera letteraria.
ho visto il film molti anni prima di leggere il libro e l'ho amato molto, una volta letto il libro mi sn reso conto che non l'aveva riscritto, ma l'aveva inserito in una sua visione personale e sogettiva degli eventi narrati da Herbert. non dico che ciò sia un male o un bene, solo che con il libro in quanto tale condivideva solo il titolo e i nomi dei protagonisti.
anche a me la miniserie, se pur con i suoi limiti, è parsa molto più in linea con la trama e con le psicologie dei personaggi, ed anche quella è stata una riscrittura del libro.
un conto è guardare con lenti diverse, un conto è osservare con un telescopio galssie agli antipodi.
ciao ciao
Buk!
Nessuno dei due si siederà al timone del film altri impegni certi li accomunano.
Blomkamp con un 50 milioni girerà un nuovo action sfx sui generis alla sua maniera.
L'altro e in fase di post produzione con Centurion sandalone romano atipico, poi si getterà su un'altro progetto che non ricordo però dato per sicuro,non è Dune.
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