FlashForward ha fatto molto parlare di sé negli ultimi mesi, con accostamenti a serie di enorme successo come Lost e venendo presentato pure dalle nostre parti come evento televisivo dell’anno. 

Bene, FlashForward non tradisce affatto le aspettative, e dopo la visione del pilot posso dire che è sicuramente l’evento televisivo dell’anno. 

La storia narra le conseguenze di un misterioso black-out della coscienza che per due minuti e diciassette secondi colpisce contemporaneamente l’intera popolazione mondiale.  Nel periodo di incoscienza, ogni uomo e donna del pianeta ha una visione del proprio futuro di lì a sei mesi esatti.  Questa incoscienza di massa provoca, da un punto di vista collettivo,  una sorta di mini apocalisse con incidenti che coinvolgono su scala planetaria tutti i tipi di mezzi in movimento.

I disastri sociali che ne conseguono sono facilmente immaginabili, tra morti, feriti, anarchia e, misteriosamente, un canguro in mezzo alla strada.  Da un punto di vista personale, il fatto di avere avuto uno squarcio del proprio futuro porterà inevitabilmente  a un lacerante turbamento legato al fatto di aver guardato in faccia il proprio destino, e questo sviluppa un tema interessantissimo legato alla secolare diatriba tra il libero arbitrio e la predeterminazione.

Il progetto FlashForward ha delle fondamenta solidissime, da un lato infatti trae larga ispirazione letteraria dal celebre romanzo omonimo (in italiano Avanti nel Tempo) dello scrittore di fantascienza canadese Robert J. Sawyer, e dall’altro si affida alla produzione e alla sceneggiatura di due veri mostri sacri del genere fantastico come David S. Goyer (autore di Batman il Cavaliere Oscuro e Batman Begins) e Brennon Braga (Star Trek TNG, Star Trek Voyager, Enterprise, 24, Threshold).

Per quanto riguarda il cast, troviamo nel ruolo di protagonista il bravo attore inglese Joseph Fiennes (Shakespeare in Love, Elizabeth, Luther), che interpreta il ruolo di Mark Benford, un agente speciale del FBI che sarà il fulcro delle indagini sull’inspiegabile avvenimento.  Al suo fianco recita Sonya Walger nel ruolo della bella moglie, la dottoressa Olivia Benford, un volto molto conosciuto a tutti i fan di Lost (e non sarà nemmeno l'unico) per essere Penelope Widmore.

Anche dal punto di vista tecnico FlashForward è un telefilm estremamente spettacolare, gli effetti speciali e le scene apocalittiche sono qualcosa di assolutamente mai visto in un prodotto per il piccolo schermo, la produzione infatti ha fatto un bassissimo uso degli ormai triti effetti speciali digitali, lasciando campo a grandiosi incidenti e devastazioni realizzate in maniera realistica e cinematografica.  La regia è frenetica e il susseguirsi degli eventi non lascia tempo per respirare allo spettatore, grazie anche a un’ottima direzione da parte dello stesso Goyer, che mostra un vero talento anche dietro la macchina da presa, specialmente nelle scene dell’inseguimento in automobile.

È indubbio che quello che ci troviamo di fronte è un pilot confezionato in maniera rara di questi tempi, solido, intrigante, in grado di catturare lo spettatore fin dai primi fotogrammi e non mollarlo mai fino alla fine, e oltre. 

Infine è con una certa punta di soddisfazione che posso annunciare che FlashForward, un telefilm di fantascienza, è riuscito, con i suoi 12,5 milioni di telespettatori, nella missione impossibile di detronizzare uno dei reality show per eccellenza, Survivors, battendolo in prima serata dopo cinque anni di dominio incontrastato.

Un vero inizio col botto. 

Aspettiamo i fuochi d’artificio.