- Voglio che sappiate – ringhio, sentendomi immensamente stupido, ma senza riuscire a trattenermi. – C’era una nave, alcuni anni fa. Una nave che si chiamava “Bellerofonte”. È stata abbordata nel Quadrante Teti. E forse … forse siete stati proprio voi. C’era una persona, a bordo di quella nave, che mi era più cara della vita. Me l’avete portata via. È per questo che mi sono arruolato. È per questo che sono diventato un Cacciatore. La voce mi si spezza in gola. Mi lancio in una risata rauca. È stupido. Infantile, lo so. Le probabilità che loro siano proprio quelli che hanno compiuto il massacro della “Bellerofonte” sono minime. Ma non riesco a fermarmi. - Vi combatterò finché avrò respiro – grido ancora. – E, ogni volta, vi osserverò morire con la stessa gioia.

È stupido. La mia è solo sete di vendetta. E non potrà durare a lungo. Ormai la notizia delle Navi Cacciatrici deve essersi sparsa su tutti i pianeti di frontiera. In due anni ho distrutto personalmente sei Raptor e gli altri defender della Torre non sono stati da meno. I Compagni della Nuova Tortuga devono essersi messi in allarme, ormai. Le scorrerie con cui i razziatori del Pianeta Nascosto hanno falcidiato le rotte interstellari negli ultimi dieci anni sono sfociate in una vera e propria guerra. Fino ad ora noi abbiamo potuto contare sulla sorpresa. Ma, ormai, la nostra controffensiva non è più una novità. Sono certo che loro stanno studiando le contromosse. Sono certo che sarà sempre più difficile sorprenderli. Inevitabilmente arriverà il momento in cui il cacciatore diventerà preda. Il momento in cui mi troverò sotto il loro fuoco e non potrò far altro che cadere combattendo. Non m’importa. È il destino che ho scelto. Il destino a cui mi sono votato.

È stupido, lo so. La vendetta è sempre stupida. La vendetta è solo l’infantile desiderio di cancellare magicamente ciò che è stato. Il passato non ritorna. Ma cosa mi resterebbe, se non conservassi almeno questo bisogno di rivalsa? Con la “Bellerofonte” ho perso tutto ciò che avevo. In realtà sono morto anch’io, su quella nave. Il soffio di vita che ancora mi sorregge è solo la pallida ombra dell’esistenza che avevo sognato. Quando arriverà il momento me ne separerò senza rimpianti. Vorrei poter dire che sto combattendo per altri motivi. Che mi sono votato a questa missione di morte per ragioni eticamente onorevoli. Non è vero. Sono solo un piccolo uomo. E non mi resta che accettare la realtà.

Mentre osservo il relitto del Raptor che svanisce dagli schermi tri-d sento che il sangue ha ripreso a pulsarmi nelle tempie. È il numero sette. Sto facendo un buon lavoro. Giudice, giuria e boia. Senza esitazioni, né rimpianti. Nonostante tutto ne avverto l’orgoglio. Quanto durerà, ancora, la mia corsa fra le stelle? In quale angolo del Settore MarTerriano, in quale meandro del futuro prossimo mi sta aspettando il destino? Non lo so e non m’importa. Un giorno finirà. Ma, nel frattempo, io continuerò la caccia con tutto l’orgoglio di un piccolo uomo.

Il Raptor senza insegne si allontana, roteando lentamente.

- Ancora ! – grido a me stesso.

Mi risponde il silenzio.