Laggiù c'è un po' di movimento, tante teste che si voltano, chissà cosa... Ah, eccolo lì, il tipo. Doveva uscire dall'altra porta, come tutti, e invece passa di qua per farsi vedere. Si voltano tutti, naturalmente. Quello è un lungo, anche se non sventolasse il cartellino verde di qua e di là si capisce da come cammina, testa alta e occhi puntati sulle ragazze. Contratto da sei, sette mesi almeno. Una volta ne ho visto uno con un contratto da un anno, ma quando lo racconto non ci crede nessuno, mi prendono in giro, invece è vero. Era per una piattaforma petrolifera in alto mare, non dev'essere così male, se ti piace il pesce.

Se avessi un contratto lungo, diciamo almeno quattro o cinque mesi, riuscirei a pagare un po' dei debiti con il supermercato, che non so più cosa inventarmi, quando vengono a chiedere il saldo. Solo a pensarci mi aumentano i crampi allo stomaco. Non posso continuare a chiedere soldi ai miei, che anche loro fanno i salti mortali e a 72 anni ne hanno ancora davanti tre, prima della pensione, sempre se ce la fanno a trovare il posto in istituto.

Comunque, un'ora e mezza, massimo due e ci arrivo, allo sportello, ormai ci ho fatto l'occhio. Spero solo che non finisca come l'altra volta: ero alla postazione, si era già accesa la lucetta del sensore, avevo il pollice pronto per segnarmi e drinn! la maledetta suoneria, era andato anche l'ultimo posto. Così quando il monitor ha cominciato a ;lampeggiare “SESSIONE TERMINATA", ho sentito qualcosa in gola che veniva su e gli occhi tutti bagnati come quando ero piccolo, e il "TORNATE A TROVARCI PRESTO” che è venuto dopo era tutto sfocato. Non mi era mai capitato, prima, neanche la volta dell'ascesso. È che in tutto quest'anno non ho visto un contratto più lungo di dodici giorni, e uno dopo un po' si scoraggia.

Ma oggi non andrà a finire così, sono sicuro: è il 7, oggi, sono entrato alle 7,07 e ho la fila G, che vale 7. Tutti 7.

E poi, va bene che ho compiuto ventisei anni, ma non sono proprio vecchio, ancora, no? Qualcosa per me ci sarà pure.

Torno a guardare la fila davanti, poi dietro. La parte davanti mi sembra più corta, adesso. In fondo è solo questione di pazienza e di un po' di fortuna. Stavolta ce la faccio, me lo sento, stavolta lo trovo, un lavoro lungo.