Che Bryan Fuller fosse una delle teste pensanti più attive e fervide di tutto il panorama televisivo d'oltreoceano è cosa ben nota. Non tutti infatti possono vantare di aver scritto o prodotto serie importanti come Star Trek Deep Space 9, Star Trek Voyager, Heroes, Dead Like Me e Wonderfall, ma questa volta si è superato realizzando quella che, a parere di chi vi scrive è la più bella sorpresa della stagione televisiva americana.

E' lui il talento creativo che ha creato Pushing Daisies. Dopo i primi fotogrammi in molti hanno avuto l'impressione di esser catapultati dentro a un film di Tim Burton: tutto si svolge in un atmosfera fiabesca, solare ma cupa, realistica ma innaturale e fantastica dove ogni cosa è coloratissima (il trionfo del technicolor), accesa, eccessiva, in pratica un applicazione perfetta di quello che è il senso estetico Burtoniano.

Il paragone è stato ripreso più volte dalla critica d'oltreoceano che da Variety al New York Magazine ha acclamato questo pilot con recensioni più che entusiastiche.

Gran merito del risultato finale va riconosciuto ai bravissimi attori che compongono il cast dei protagonisti.

Lee Pace (Wonderfalls e una nomination ai Golden Globe per Soldier's Girl) interpreta Ned, un giovane pasticciere, o creatore di torte come ama definirsi nel telefilm, che ha un dono molto particolare, grandioso e terribile: un tocco e può resuscitare i morti.

La cosa però non è priva di controindicazioni ed effetti collaterali: un secondo tocco e la persona (o animale) muore di nuovo, ma questa volta irrimediabilmente. Se invece la persona resuscitata non riceve il secondo tocco entro un minuto allora la morte in una sorta di osmosi colpisce inesorabilmente l'essere umano più vicino.

Nonostante Ned cercasse comprensibilmente di tenere nascosta questa straordinaria abilità viene scoperta casualmente da Emerson Cod, un investigatore privato interpretato da Chi McBride che in molti ricorderanno come il tirannico capo del Dottor House nella prima stagione.

Emerson capisce presto che il talento di Ned può essere sfruttato come straordinario strumento investigativo: quale metodo infatti può essere migliore del chiedere direttamente alla vittima il nome del proprio assassino?

Nasce così questo strano sodalizio investigativo a cui si unisce presto un terzo elemento: Charlotte "Chuck" Charles interpretata dalla frizzante attrice britannica Anna Friel.

Chuck è il grande amore di Ned, il suo primo bacio a nove anni non è stato mai dimenticato dal nostro creatore di torte, e quando questi si trova a investigare sul misterioso omicidio di cui la bella Chuck è rimasta vittima, non resiste alla tentazione di riportarla in vita con tutte le conseguenze del caso.

Nasce così uno dei temi portanti della serie basato sull'attrazione e amore tra i due che non potrà mai essere concretizzato visto che un solo tocco ucciderebbe definitivamente Chuck.

Sono ben dettagliate anche le figure di contorno come quella delle zie di Chuck, Vivian e Lily Charles, una esilarante coppia di zitelle vagamente misantrope e quella della cameriera in miniatura Olive.

Una serie paradossale, esagerata e divertente ma allo stesso tempo profonda e romantica che non può veramente lasciare lo spettatore indifferente.

Oltre ai già citati successi di critica Pushing Daises ha incassato anche un ottimo riscontro di pubblico (oltre 10 milioni di spettatori) presso l'emittente ABC che ne ha commissionato un intera stagione con un opzione per una seconda.

Purtroppo il destino sembra remare contro questa splendida serie e la mannaia dello sciopero degli sceneggiatori rischia di mietere la sua prima vittima proprio in Pushing Daises visto che dei 13 episodi previsti ne sono stati girati prima del blocco solo 9.

Bryan Fuller quindi con molta tempestività pochi giorni prima dall'avvio dello sciopero ha prontamente riscritto la sceneggiatura del nono episodio che verrà parzialmente rigirato cercando di renderlo plausibile come episodio finale o perlomeno come cliffanger per una seconda parte di stagione che allo stato attuale non sappiamo se e quando vedrà la luce.