William Golding nacque a St. Colomb Minor, in Cornovaglia e morì a Falmouth nel 1993.

Golding, maestro elementare di simpatie steineriane che non ha mai disconosciute, ebbe una vita abbastanza sregolata almeno fino allo scoppio della IIa Guerra Mondiale, che combatté come ufficiale della Marina britannica. Dopo il congedo riprese a insegnare e a scrivere, finché il grande successo ottenuto dal Signore delle Mosche gli consentì di abbandonare il lavoro; nel 1962 abbandona definitivamente l'attività lavorativa e si ritira a scrivere a tempo pieno in campagna nella sua amata Cornovaglia. W. Golding nel 1983 ottenne il premio Nobel per la letteratura.

Dopo Il Signore delle Mosche (il libro uscì in Inghilterra nel 1954 grazie al caloroso appoggio di T.S.Eliot, ma il grande successo giunse con l'edizione economica pubblicata negli Stati Uniti nel 1959, che divenne un vero e proprio oggetto di culto soprattutto per il pubblico giovanile.), Golding scrisse numerosi romanzi, fra cui vale la pena ricordare almeno Le due morti di Christopher Martin (1956), Caduta libera (1959), La piramide (1967), Oscuro visibile (1979), e la trilogia costituita da Riti di passaggio(1980), Calma di vento (1987), Fuoco sotto coperta (1989) e il dramma teatrale Farfalla d'ottone (1958).

Un aereo precipita su un'isola deserta: è in corso un conflitto planetario. All'impatto dell'aereo sopravvivono solo alcuni ragazzi; questi subito si mettono all'opera per sopravvivere e dar vita ad una società tribale senza l'aiuto e, soprattutto, senza il controllo degli adulti. All'inizio la società tribale dei ragazzi, per quanto abbia una organizzazione abborracciata, riesce a seguire le regole che si è imposta; poi, neanche poi tanto repentinamente, la società costituita comincia a disgregarsi, infatti nello spirito dei ragazzi emergono paure irrazionali e comportamenti asociali, da cui si sviluppa una vicenda che metterà a nudo la vera natura umana, quella intimamente selvaggia e repressa. E' inevitabile ad un certo punto che la società si divida in due gruppi, uno dei quali, capitanato da Jack, forse il ragazzo più sovversivo e nel contempo più fragile del romanzo, l'altro da Ralph, più pavido rispetto a Jack ma maggiormente responsabile di se stesso; Jack fa parte di un gruppo di cacciatori superstiziosi che adorano il signore delle mosche, ossia una testa di maiale infissa su un palo e attorniata da nugoli di mosche. Il giovane Ralph, che si oppone ai cacciatori, anche lui fragile come Jack ma forse più razionale, organizza un gruppo pacifico e produttivo di ragazzi. Tuttavia alla fine, lo scontro fra i due gruppi antagonisti sarà inevitabile: l'istinto di sopravvivenza viene ben presto sostituito da un istinto tribale (antropologico) che vuole la morte degli avversari e Jack diventa, inconsapevolmente (!) il signore della morte. Raph riuscirà a salvarsi dalla furia assassina di Jack solo grazie all'arrivo improvviso di alcuni marinai.

Il Signore delle Mosche uscì in Inghilterra nel 1954 grazie alla calorosa raccomandazione del grande poeta T.S.Eliot, ma il grande successo giunse con l'edizione economica pubblicata negli Stati Uniti nel 1959, che divenne un vero e proprio oggetto di culto soprattutto tra i giovani della Beat Generation. Romanzo a tesi sulla naturalità antropologica/ancestrale del male, Il Signore delle Mosche, è soprattutto una realistica (naturalistica) analisi della psicologia infantile, con una profonda quanto sconsolata (e sconsolante) riflessione sui fondamenti antropologici della violenza e della brama di potere. In definitiva, i bambini non sono immuni dal male perché i bambini sono gli uomini del domani, quelli che come i loro genitori non si preoccuperanno di dar sfogo alle loro smanie di guerra, di potere, di prevaricazione dei diritti umani. Con questo romanzo Golding sembra quasi che voglia asserire (e ammettere) che l'innocenza infantile è solo un mito, o meglio una fantasia prodotta dalla società per credersi ancora capace di dar al mondo una umanità nuova, una generazione migliore rispetto a quelle precedenti dei padri. I bambini sono innocenti come gli adulti, l'innocenza quindi non esiste: esiste solo l'innocenza antropologica, quella dettata dall'istinto, che porta a uccidere e organizzarsi in tribù per far la guerra, quindi la guerra fra simili giustifica la vita, la morte, e soprattutto la sopravvivenza

Il Signore delle Mosche, quattordici milioni di copie vendute solo nei paesi di lingua inglese, è la prova d'esordio e il manifesto letterario/sociologico del grande William Golding; il pensiero di Golding si potrebbe riassumere con questa sua affermazione: "L'uomo produce il male come le api producono il miele". Un classico senza tempo, una lettura obbligata e fondamentale per tutti gli amanti della letteratura al di là dei confini delle etichette di genere.