Quindici autori impegnati a dipingere un futuro a tinte fosche, questo il menù della terza raccolta di racconti connettivisti, dopo Supernova Express e Frammenti di una rosa quantica  adesso è il turno di Avanguardie Futuro Oscuro, una corposa antologia sconsigliata agli amanti del lieto fine, perché stavolta si va a indagare nei più oscuri e famelici recessi dello spazio, sia esso interno o interstellare.

Thule, di Umberto "Ubi" Bertani

Mansour Al-Akthal, il colonnello Mansour Al-Akthal, eroe della guerra contro i feroci kreer, è stato incarcerato e posto in stasi per insubordinazione e aver tentato di assassinare il proprio superiore.

La liberazione arriva grazie agli antichi nemici, alieni in possesso di una tecnologia superiore che ormai dominano la Terra, ma in cambio Mansour dovrà dare la caccia a un rinnegato kreer, un compito ai limiti dell'impossibile.

Sarà tra i desolati ghiacci groenlandesi che egli affronterà una sfida che ha in palio il destino di un mondo.

L'abbraccio di Sedna, di Marco "Antares666" Moretti

Dopo la scoperta di Niburu, un pianeta transplutoniano in lento avvicinamento alla Terra, viene organizzata una spedizione verso questo lontanissimo corpo celeste.

Tutto è stato programmato perché la missione sia un successo, ma lo spazio riserva sempre sorprese, quasi mai piacevoli.

Maieutica epidermica, di Filippo "Leo Bulero" Battaglia

Comedon è un pianeta molto particolare, fatto di tessuto viventi, che partorisce i propri figli attraverso la "pelle", ovvero la superficie.

O almeno quelli che riescono a uscire, per gli altri c'è solo la morte, e ai Levatori non resta che bruciarne i resti.

Ma quando scoprirà che una delle creature è sopravvissuta, pur non essendo venuta alla luce, per Gedeon Egg inizierà un'avventura quasi impensabile, un viaggio nelle più profonde viscere del pianeta.

8 Hertz, di Marco “pykmil” Milani

Quando Robert Gaggia, celebre scienziato canadese, viene ricoverato in coma all'ospedale di Ferrara nessuno sospetta che la verità sia diversa.

Tranne Davide Mercalli, un giornalista che pensa valga la pena indagare su questa vicenda, e che si accorgerà presto come anche uno scenario famigliare possa nascondere qualche terribile segreto.

Futuro morto, di Maurizio “Scarweld” Landini

Brevissimo e gustoso racconto, scritto in forma di sermone, che descrive la resistenza alla società postumana da parte della Chiesa.

Opinioni contrarie a proposito dell’argomento principale, ovvero per ardua ad astra, di Christian “Ulver” Ferranti 

Brevi spezzoni scollegati descrivono la preparazione dell'Apocalisse, o di una delle possibili apocalissi. 

Effetto neve, di Giovanni “X” De Matteo

Nessun scenario da fine del mondo nel racconto di De Matteo, la storia è raccolta, basata sulle esperienze di psicofonia di Ilaria, che incomincia a ricevere da diversi apparecchi eletronici quelli che sembrano messaggi da parte di Marco, il fidanzato morto in un incidente stradale.

Assieme a Tiziano, il miglior amico di Marco, la ragazza si troverà ad affrontare un mistero che metterà in pericolo la sua sanità mentale e la vita stessa.

E' la guerra, di Fernando “Black Hole Sun” Fazzari

Una bambina, da qualche parte nel meridione dell'Italia, una guerra feroce, combattuta per motivi che restano nascosti sino al terribile finale.

Uno dei racconti più semplici ma nello stesso tempo più cupi della raccolta, un futuro che si spera non debba avverarsi mai.

A un passo dal baratro, di Giovanni “kosmos” Agnoloni

Il protagonista di questo racconto, un astronauta impegnato in una difficile missione, dovrà affrontare una terribile prova, un pericolo che arriva direttamente dal suo passato.

Pensa a Phleba, di Alex “Logos” Tonelli

Del tutto particolare il resoconto della missione di Phleba su un pianeta chiamato Terra Desolata, un luogo dal quale si dice che il ritorno sia impossibile.

Basteranno la sua natura postumana e la potente tuta protettiva a garantirgli la salvezza? 

Il roditore, di Luca “Kremo” Baroncinij

Ylenol, il solitario, l'ultimo rimasto dopo la migrazione che ha spopolato il globo, ha resistito a tutte le minacce e alle lusinghe che hanno condotto alla resa i suoi compagni.

Egli non vuole abbandonare il Roditore, che i governi considerano alla stregua di una droga, ma che per Ylenol rappresenta la via per uno strordinario cambiamento. 

Il suono dei fiori di vetro, di Marco “Alazif ” Marino

I robot non hanno anima, è risaputo, ma quando Mara sente le note della canzone che Toby, il suo androide, le cantava ogni sera capisce che qualcosa di lui è rimasto.

Sfortunatamente non è la sola a conoscere la verità.

Il percorso quantistico, di Sandro “zoon” Battisti

La fine, o forse l'inizio, di un'entità in fuga, non più il passaggio tra l'umano e il postumano, ma un passo successivo, raccontato con frasi lucide e taglienti.

La scatola di Droste, di Domenico “7di9” Mastrapasqua

Distrutta dal fallimento della sua storia d'amore Misato si trova a dover scegliere tra due voci che arrivano dalla grande rete, una di conforto, l'altra che promette felicità eterna in cambio di un omicidio.

La ragazza dovrà fare una scelta, dalla quale dipenderà il suo destino.

Metatrance, di Paolo “Evertrip” Ferrante

Uno psicologo dalla mente aperta, un paziente molto particolare, una vicenda che precipita verso una inimmaginabile conclusione, questi gli elementi dell'ultimo racconto, il più ottimista, quello che sembra lasciare uno spiraglio di luce nell'oscurità.

Arrivati alla terza edizione di quella che possiamo definire antologia manifesto del connettivismo è inevitabile fare paragoni.

Al di là della veste grafica, sempre molto curata, non si notano grandi differenze con i volumi precedenti, il livello qualitativo resta alto, pur con le luci e ombre tipiche delle antologie, ci sono nomi nuovi e "veterani", tutti accumunati dallo stesso entusiasmo, quasi palpabile, della prima antologia.

Entusiasmo che fornisce una forza notevole al connettivismo, ma che può essere anche un limite, come nel caso del bel racconto di Moretti, L'abbraccio di Sedna, che io avrei terminato esattamente tre pagine prima, mentre l'autore lo ha proiettato verso una storia più complessa, impossibile da contenere in un racconto breve.

Neppure da questa antologia è possibile dedurre tematiche specifiche del connettivismo, i racconti spaziano tra i molti temi della fantascienza e tra scenari molto diversi, dalla provincia italiana, sonnolenta ma infida, allo straordinario pianeta di carne del racconto di Battaglia, dalla vicenda personale alla guerra contro gli alieni.

Parimenti gli stili dei diversi racconti non sono univoci, ma rappresentano un ventaglio variegato e affascinante, unico, tenue, filo conduttore un pessimismo di fondo, a volte crudele, come nel racconto di Fazzari, a volte quasi morbido, come ci narra Milani, solo il primo e l'ultimo racconto si chiudono su una nota di speranza, anche se forse diversa da quella che si aspettava il lettore.

Neppure raggiungere la condizione transumana e possedere una fantastica tuta protettiva potranno salvare Phleba il marinaio, e non gioveranno a Condren i suoi incredibili poteri, nessuno è al sicuro, sembra volerci dire questa antologia.

Il volume è completato da una introduzione di Sandro Battisti e da un intervento finale di Sergio "Alan D." Altieri, le consuete note biografiche degli autori sono una vera e propria miniera di siti internet e blog dove si parla di fantascienza, mentre ho trovato abbastanza inutili, anche se coreografiche, le rune (e il loro significato) poste all'inizio dei racconti.

In definitiva un'antologia che conferma il dinamismo di un movimento vitale e in grado di produrre ottime opere, che si volge al futuro senza dimenticare quanto la fantascienza ha prodotto in passato.