Nel 2013, l'uscita nelle sale di Pacific Rim di Guillermo del Toro fu una piacevole sorpresa. Il film ipotizzava che sul fondo dell'Oceano Pacifico si era aperta una breccia (the Breach), e da lì erano emersi i giganteschi Kaiju, mostri progettati dai Precursori alieni con la capacità di spostarsi da una dimensione all'altra e raggiungere pianeti abitabili come la Terra, per sterminare le specie indigene e assumere il controllo del territorio.
I Kaiju avevano scatenato la loro furia sulle città costiere lungo il Pacifico, dimostrandosi immuni agli attacchi con armi convenzionali. Giganteschi robot guerrieri chiamati Jaeger, pilotati da umani uniti da un ponte neurale che consentiva loro di agire in perfetta sincronia, erano stati quindi progettati per contrattaccare i mostri alieni. Il Jaeger Gipsy Danger alla fine era riuscito a richiudere con successo la Breccia facendo detonare al suo interno una bomba nucleare, grazie alla coraggiosa azione del suo pilota, il leggendario ufficiale Stacker Pentecost, che non aveva esitato a dare la vita per garantire il successo dell'operazione.
Ora quest'originale universo cinematografico torna sul Grande Schermo con Pacific Rim: la rivolta (Pacific Rim: Uprising), diretto da Steven S. DeKnight.
Protagonista del film è John Boyega (co-protagonista della nuova trilogia di Star Wars), che interpreta il ribelle Jake Pentecost, un pilota di Jaeger un tempo promettente e figlio del leggendario pilota che ha dato la vita per assicurare la vittoria dell'umanità contro i mostruosi "Kaiju". In seguito Jake ha abbandonato l’addestramento, ed è finito nel mondo del crimine. Ma quando si profila all’orizzonte una minaccia ancora più inarrestabile che tenta di distruggere le nostre città e mettere il mondo in ginocchio, la sorella ormai estraniata di Jake, Mako Mori (interpretata da Rinko Kikuchi), a capo di una coraggiosa nuova generazione di piloti cresciuti all'ombra della guerra, gli offre un'ultima possibilità di redimersi e mostrarsi all'altezza di suo padre.
Desiderosi di giustizia per i caduti nella guerra che ha sconvolto la terra il precedente, la loro unica speranza è quella di unirsi e dar vita ad una rivolta globale contro le forze che mirano alla loro estinzione.
A Jake si uniscono il talentuoso pilota rivale Lambert (Scott Eastwood di Fast & Furious 8), così come il coraggioso e conflittuale Jules Reyes (Adria Arjona di Emerald City) e l’hacker quindicenne costruttrice di Jaeger Amara (l’emergente Cailee Spaeny), insieme agli eroi del Pan Pacific Defence Corps (PPDC) che diventano così la sua unica famiglia. Divenuti la più potente forza di difesa della Terra, faranno insieme rotta verso una spettacolare e nuovissima avventura di epiche dimensioni. Tornano nei ruoli del film precedente anche Burn Gorman e Charlie Day, nei panni del dottor Hermann Gottlieb e del dottor Newt Geiszler, due dei più brillanti scienziati al mondo… ora entrambi in prima linea nella difesa dai Kaiju, anch’essi parte della squadra originale che ha combattuto la rivolta. Tra i nuovi arrivati troviamo invece Tian Jing nei panni di Shao Liwen, CEO delle industrie Shao e realizzatrice di un gruppo di droni Jaeger senza pilota, e la superstar cinese Max Zhang nel ruolo di Marshal Quan, supervisore esperto di laser della squadra.
Basandosi sullo mondo visivamente straordinario che Guillermo del Toro (La forma dell’acqua, Il labirinto di Pan) e Travis Beacham (Scontro fra Titani, e la serie TV Philip K. Dick's Electric Dreams) avevano creato per il primo film, Pacific Rim: la rivolta ci porta sul campo di battaglia delle generazioni successive: i nuovi Jaeger contro i nuovi Kaiju, offrendoci uno spettacolo davvero emozionante.
È l'anno 2035, 10 anni dopo gli eventi del primo film, e l'umanità ha apparentemente sconfitto la minaccia del Kaiju. La guerra è finita. La Breccia, il portale intradimensionale apertosi sul fondo dell'Oceano Pacifico dal quale erano arrivati i Kaiju, è stata ormai chiusa, ma la paura che queste inesorabili bestie provenienti da un'altra dimensione possano in qualche modo risorgere è sempre presente sulla Terra.
La vigilanza è diventata uno stile di vita e il PPDC è rinato come una forza globale di guerrieri robotici altamente avanzati, con una nuova generazione di giovani piloti alla guida. Al profilarsi di una minaccia ancora più pericolosa dei Kaiju, questi giovani combattenti, soprannominati i Cadetti, sono spinti dal desiderio di vendicare e proteggere ciò che rimane del mondo che hanno ereditato.
La Terra è stata salvata, ma è la tensione tra i suoi abitanti è alle stelle. A Los Angeles, Jake Pentecost, figlio di Stacker Pentecost ed ex famoso pilota dell'Accademia, è ora un malavitoso che ruba pezzi dei Jaeger per rivenderli al mercato nero. Mentre tenta di rubare un prezioso condensatore di plasma terziario, incontra la giovane Amara, rimasta orfana durante la guerra contro i Kaiju. La ragazzina, che si era resa conto nel modo più duro che i PPEG Jaeger non sarebbero andati a salvarla, ne ha costruito uno tutto suo: lo Scrapper. Grazie alle sue capacità ingegneristiche, si è costruita il suo angelo custode meccanico con pezzi di altri Jaeger recuperati dopo lo scontro di Santa Monica. Jake viene arrestato e, subito dopo la cattura, gli viene offerta l'opzione – dalla sua sorella adottiva ed estraniata Mako Mori, alto funzionario del PPDC – di lasciar cadere tutte le accuse a suo carico se in cambio accetterà di collaborare all’addestramento dei giovani Cadetti presso il Moyulan Shatterdome in Cina, insieme al suo ex amico e ora rivale, Nate Lambert. I due, che una volta erano come fratelli, si erano allontanati quando Jake aveva deciso di voltare le spalle alla carriera di pilota di Jaeger. Il PPDC non si limita ad addestrare questi cadetti, ma sta approntando un nuovo tipo di Jaeger, nel caso in cui i Kaiju dovessero tornare. Esiste anche un programma di droni rivale, sviluppato da Liwen Shao e dalla sua compagnia, la Shao Industries. L’obiettivo della Shao è quello di creare dei droni senza piloti, controllati a distanza, cosa che genera del risentimento tra piloti e cadetti.
È l'anno 2035, 10 anni dopo gli eventi del primo film, e l'umanità ha apparentemente sconfitto la minaccia del Kaiju. La guerra è finita. La Breccia, il portale intradimensionale apertosi sul fondo dell'Oceano Pacifico dal quale erano arrivati i Kaiju, è stata ormai chiusa, ma la paura che queste inesorabili bestie provenienti da un'altra dimensione possano in qualche modo risorgere è sempre presente sulla Terra. La vigilanza è diventata uno stile di vita e il PPDC è rinato come una forza globale di guerrieri robotici altamente avanzati, con una nuova generazione di giovani piloti alla guida. Al profilarsi di una minaccia ancora più pericolosa dei Kaiju, questi giovani combattenti, soprannominati i Cadetti, sono spinti dal desiderio di vendicare e proteggere ciò che rimane del mondo che hanno ereditato.
La Terra è stata salvata, ma è la tensione tra i suoi abitanti è alle stelle. A Los Angeles, Jake Pentecost, figlio di Stacker Pentecost ed ex famoso pilota dell'Accademia, è ora un malavitoso che ruba pezzi dei Jaeger per rivenderli al mercato nero. Mentre tenta di rubare un prezioso condensatore di plasma terziario, incontra la giovane Amara, rimasta orfana durante la guerra contro i Kaiju. La ragazzina, che si era resa conto nel modo più duro che i PPEG Jaeger non sarebbero andati a salvarla, ne ha costruito uno tutto suo: lo Scrapper. Grazie alle sue capacità ingegneristiche, si è costruita il suo angelo custode meccanico con pezzi di altri Jaeger recuperati dopo lo scontro di Santa Monica. Jake viene arrestato e, subito dopo la cattura, gli viene offerta l'opzione – dalla sua sorella adottiva ed estraniata Mako Mori, alto funzionario del PPDC – di lasciar cadere tutte le accuse a suo carico se in cambio accetterà di collaborare all’addestramento dei giovani Cadetti presso il Moyulan Shatterdome in Cina, insieme al suo ex amico e ora rivale, Nate Lambert. I due, che una volta erano come fratelli, si erano allontanati quando Jake aveva deciso di voltare le spalle alla carriera di pilota di Jaeger.
Il PPDC non si limita ad addestrare questi cadetti, ma sta approntando un nuovo tipo di Jaeger, nel caso in cui i Kaiju dovessero tornare. Esiste anche un programma di droni rivale, sviluppato da Liwen Shao e dalla sua compagnia, la Shao Industries. L’obiettivo della Shao è quello di creare dei droni senza piloti, controllati a distanza, cosa che genera del risentimento tra piloti e cadetti.
Mentre i Cadetti si addestrano per combattere i Kaiju, un nuovo nemico si fa strada a Sydney durante le celebrazioni per i dieci anni dalla fine della guerra, nelle forme di un Jaeger devastante e malvagio, l’Obsidian Fury, all’attacco del quale il Gipsy Danger riuscirà a stento a sopravvivere. I nuovi droni si sono rivoltati contro i loro costruttori, dando vita ad un inatteso conflitto Jaeger contro Jaeger, costringendo il PPDC e i Cadetti a partire alla ricerca di chi o cosa stia fornendo a questa nuova minaccia un vantaggio mortale, rendendola praticamente invincibile.
Mentre gli Jaeger entrano in battaglia, un minaccioso nemico senza precedenti apre contemporaneamente più brecce sottomarine in tutto l’anello del Pacifico e i Kaiju ritornano, più numerosi e più pericolosi che mai. Jake e Lambert devono scoprire in che modo la nuova minaccia extraterrestre sia legata alle macchine in rivolta, e devono farlo in fretta, prima che sia troppo tardi … mentre Amara e le altre reclute si ritroveranno sul campo di battaglia nonostante la giovane età e l'inesperienza, nel tentativo di difendere il nostro mondo.
In Pacific Rim: la rivolta, i Kaiju si sono evoluti in una nuova specie ancor più distruttiva. In giapponese, la parola "Kaiju" significa letteralmente "strana bestia", ma è più comunemente tradotta col termine "mostro gigante". DeKnight, che è cresciuto guardando i film giapponesi di Kaiju degli anni '50 e '60, ricorda: "Li ho amati da ragazzino, quando i mostri erano uomini con dei pesanti costumi. Quello che apprezzo molto nel realizzare un film sui Kaiju oggi è che, grazie alla tecnologia di cui disponiamo, possiamo renderlo molto più spettacolare. Per quanto sia un nostalgico di quei film originali, anche da bambino mi rendevo conto che si trattava di un uomo con un costume di gomma, che calpestava le miniature. Quando il nostro Kaiju attacca una città, sembra assolutamente reale. La minaccia e il dramma sono molto più coinvolgenti".
Sempre più forte e più feroce, ogni Kaiju è una specie completamente nuova con i suoi poteri e schemi di attacco, evolutosi alla perfezione per combattere. Pur non essendoci due Kaiju uguali, il loro obiettivo è lo stesso: l'annientamento della razza umana. Di fronte a questo nemico letale, gli Jaeger sono l'unica difesa dell'umanità. Pilotare un Jaeger non è mai stato più elettrizzante. Pacific Rim: la rivolta avvicina ancor di più tra di loro i suoi eroi e il pubblico con tecnologie all'avanguardia e tattiche di combattimento assolutamente nuove. Il film presenta la nuova generazione di guardiani robotici, dotati di nuove armi e di nuovi sistemi di attacco e difesa, oltre alle cabine di pilotaggio di nuova progettazione. Questi Jaeger sono alti fino a 25 piani, sono più veloci e più agili che mai e variano nelle dimensioni.
Ogni Jaeger è un'estensione dei suoi piloti, quindi ognuno di essi ha uno stile di combattimento, un modo di muoversi e una personalità tutti suoi. Spiega DeKnight: "Quando incontriamo per la prima volta Amara, lei si è costruita il suo Jaeger personale mettendo insieme un sacco di rottami. Lo Scrapper è alto circa 12 metri, quindi può pilotarlo da sola; anche se stato costruito con dei rottami, ha la capacità di appallottolarsi trasformandosi in una sfera ed è in grado di fuggire rapidamente rotolando. Amara lo ha anche dotato di meccanismi di difesa come le bombe fumogene, cose a cui un bambino avrebbe pensato".
La maggior parte della produzione si è svolta presso i Fox Studios in Australia, con gli esterni girati iperlopiù nei dintorni di Sydney e di Brisbane. Altre scene sono state invece girate nei teatri di posa dei Wanda Studios a Qingdao, in Cina; ulteriori esterni sono stati girati presso il Monte Fuji in Giappone, a Seoul e a Busan, nella Corea del Sud … così come presso alcune cascate e ghiacciai in Islanda. Le dimensioni dell’impresa già da sole rappresentavano una sfida per i produttori, con una squadra di 500 persone sul set solo presso i Wanda Studios.
"La scala del film era enorme, in termini delle diverse location", ha spiegato il produttore Cale Boyter.
"Non avevo mai avuto a che fare con così tanti attori tutti insieme, prima. C'erano persone nuove che arrivavano e ripartivano ogni settimana. Abbiamo lavorato con un incredibile numero di attori cinesi, oltre a quelli provenienti da Londra, dagli Stati Uniti e dall’Australia. È stato molto impegnativo, ma anche molto divertente vedere come alla fine tutto abbia funzionato alla perfezione".
Non resta che il verdetto del pubblico per questo secondo capitolo della saga di Pacific Rim, che al di là del giudizio, resta comunque una delle produzioni più originali degli ultimi vent'anni, un film che mescola icone classiche della fantascienza, come i “mostri” e i “robot giganteschi”, con le scene d'azione più spettacolari che si siano mai viste. Riusciranno gli Jaeger a vincere la loro battaglia contro i Kaiju? Al pubblico l'ardua sentenza…
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