Con il passare degli episodi, l’interesse da parte del pubblico diminuì rapidamente, e con esso gli indici d’ascolto: pur rimanendo buoni, non raggiunsero i livelli eccezionali che un investimento come quello fatto su Galactica avrebbe richiesto. Alla fine, Larson si trovò ad affrontare un concorrente tanto insospettabile quanto letale: Mork e Mindy. Ironicamente, la serie che avrebbe di fatto decretato la chiusura di Galactica veniva trasmessa sempre dalla ABC. La sitcom interpretata da Robin Williams riscuoteva infatti un grande successo di pubblico e godeva di ottimi indici d’ascolto, con un costo assolutamente insignificante se paragonato a quello di Galactica. I dirigenti della ABC videro in Mork e Mindy il connubio ideale tra fantascienza, buoni indici d’ascolto e costi contenuti. Galactica fu chiusa al termine della prima stagione, mentre Mork e Mindy (precedentemente trasmessa il giovedì sera) venne programmata al suo posto, la domenica in prima serata; in seguito, questo spostamento non avrebbe portato fortuna nemmeno al simpatico alieno proveniente da Ork. La chiusura di Galactica provocò molta delusione tra i telespettatori più fedeli, tanto che la ABC ricevette numerose lettere di protesta. Larson era altrettanto amareggiato dalla fine prematura del suo progetto; il produttore sperava di coinvolgere il grande Isaac Asimov in qualità di consulente per la seconda stagione, in modo da correggere i difetti palesati nelle storie. Larson riuscì infine a convincere la ABC a realizzare almeno un film per la TV che concludesse la vicenda della serie.

Galactica 80

Questo spunto si sviluppò ben presto nell’idea per una revisione completa del format di Galactica; il progetto del film venne trasformato in un episodio speciale diviso in tre parti. Il budget allocato era comunque di gran lunga inferiore rispetto agli episodi precedenti; inoltre, venne assegnata la fascia preserale del palinsesto, generalmente riservata a un pubblico più giovane. Malgrado i rilevamenti demografici mostrassero il contrario, la ABC aveva sempre considerato Galactica come una serie per ragazzi. La nuova collocazione impose a Larson alcune restrizioni: gli eventuali contenuti violenti dovevano essere estremamente limitati, e la storia narrata avrebbe dovuto risultare in qualche modo ‘educativa’. Larson sperava di poter riunire tutto il cast originale, ma solo Lorne Greene, interprete di Adamo, e Herbert Jefferson, il tenente Boomer, diedero la loro disponibilità. Larson fu quindi costretto a ideare una nuova ambientazione e dei nuovi personaggi.

La storia si svolge circa trent’anni dopo la serie originale. I protagonisti sono ancora due piloti dei Viper, il capitano Troy e il tenente Dillon (Troy è in realtà Boxey da adulto). Il Galactica è sempre guidato da Adamo, affiancato, oltre che dal colonnello Boomer, da un misterioso ragazzo dall’intelletto molto evoluto, conosciuto come dottor Zee. Il Galactica e la sua flotta hanno finalmente raggiunto l’agognata tredicesima colonia, ovvero la Terra. Tuttavia, Adamo scopre che il livello tecnologico dei terrestri è ancora primitivo, e non consentirebbe al pianeta di opporre resistenza in caso di un attacco cylone. Temendo che anche la flotta nemica (che si trova sempre all’inseguimento del Galactica) possa scoprire la posizione della Terra, Adamo decide di allontanarsi con le sue navi. Nel frattempo, invia Troy e Dillon sulla Terra con il compito di contattare uno scienziato, il quale potrebbe rivelarsi utile per aumentare gradatamente il progresso tecnologico dei terrestri. Il comandante Xavier, uno scienziato rinnegato del Galactica, vorrebbe accelerare questo processo: all’insaputa di Adamo, compie un viaggio indietro nel tempo fino all’epoca della Germania nazista, con lo scopo di alterare la storia introducendo anzitempo pericolose innovazioni tecnologiche. L’episodio in tre parti riscosse un buon successo di pubblico, tanto che la ABC commissionò una nuova serie televisiva, battezzata Galactica 1980; i dirigenti del network diedero solo un mese di tempo allo staff tecnico per mettere insieme la produzione. Nelle intenzioni di Larson, questa ‘reincarnazione’ di Galactica avrebbe dovuto essere incentrata sulle avventure di Troy e Dillon, aiutati dalla giornalista terrestre Jamie Hamilton, per tentare di fermare Xavier, in fuga attraverso varie epoche storiche della Terra. I dirigenti della ABC avevano però altri progetti: volendo indirizzare la serie a una fascia di pubblico molto giovane, chiesero a Larson di inserire dei bambini tra i protagonisti. Le premesse di Galactica 1980 furono dunque nuovamente modificate.

Gli episodi che seguirono sono incentrati sugli sforzi di Troy e Dillon, sempre aiutati dalla Hamilton, di nascondere un gruppo di bambini del Galactica sulla Terra. L’impresa non è semplice come può apparire, in quanto i bambini, nati e cresciuti in un ambiente artificiale, sulla Terra sono dotati di una forza fisica straordinaria. Galactica 1980 si rivelò un completo fallimento, sia in termini qualitativi che di ascolti, tanto che fu chiusa dopo soli 10 episodi. Non solo i fan della serie originale, ma persino i responsabili della produzione la considerano oggi come un tentativo maldestro di recuperare l’investimento perduto con Galactica.

Ironicamente, l’unica storia degna di nota in questa seconda serie è proprio l’ultima (Bentornato Scorpion), nella quale l’attore Dirk Benedict torna nei panni del tenente Scorpion. Nell’episodio, il dottor Zee racconta ad Adamo uno strano sogno, nel quale vengono svelate le sue origini e si scopre quale sorte è toccata a Scorpion.