Vent'anni dopo la celebre serie televisiva con Don Johnson e Philip Michael Thomas, Michael Mann torna a lavorare sulle atmosfere di Miami Vice con uno spin off cinematografico più violento ed estremo dell'originale tv. Il produttore di allora diventato nel corso del tempo regista dà vita ad un film ispirato alla serie 'cult' che - negli anni Ottanta - ha trasformato per sempre la percezione di ritmo, montaggio e uso della musica per quella che è diventata in seguito l'MTV Generation.
Peccato che - in qualche maniera - questa versione con Colin Farrell e Jamie Foxx sia sicuramente meno affascinante, interessante e riuscita dei telefilm, in un affastellamento continuo di situazioni prevedibili e di personaggi 'icastici' che rendono il tutto molto difficile da digerire.
Se da un lato, infatti, Michael Mann - con la stessa fotografia di Collateral - descrive in maniera spettacolare le vicende di due poliziotti in incognito, dall'altro sembra perdere di vista il senso di una trama che appare piuttosto una sorta di 'greatest hits' delle situazioni già viste non solo nel telefilm, ma anche in tanto cinema venuto dopo.
Quale, dunque, il senso di portare sul grande schermo un telefilm di culto per poi non cercare una versione 'd'autore' dando vita a qualcosa di sorprendentemente e - forse - inutilmente commerciale? Difficile dare una risposta visto il risultato: dopo film come Heat, Alì, The Insider e Collateral, era, infatti, lecito attendersi da Mann uno sforzo non solo registico, ma anche narrativo per fare di Miami Vice qualcosa di indimenticabile. Il film, invece, non solo è verosimilmente destinato a raggiungere celermente l'oblio, ma - soprattutto - rischia di diventare una sorta di boomerang deludendo i tanti appassionati della serie e - soprattutto - tutti gli ammiratori del lavoro di Michael Mann che - fino ad oggi - non aveva mai sbagliato un colpo.
Questa pellicola che il regista, forse, non sentiva fino in fondo, manca, infatti, di originalità e - soprattutto - sembra priva dell'alchimia della coppia Foxx - Farrell, troppo gigioni e - talora - perfino anonimi nel loro dare la caccia ai narcotrafficanti. Poliziotti, forse, più realistici, ma - di certo - meno fascinosi ed intriganti rispetto al duo Johnson - Michael Thomas - non a caso - assurti allo status di 'icone'.
La cosa che sorprende di più, però, è che questo Miami Vice non sia e non tenti mai di essere un film d'azione d'autore, puntando piuttosto a diventare un puro blockbuster estivo con il fiato corto per il suo assomigliare a tanto cinema già visto perdendo di vista l'idea di stare lavorando su un qualcosa che ha rappresentato stilisticamente e culturalmente una rottura con il passato. In fin dei conti una storia d'amore che non appassiona, dialoghi assurdi e situazioni banali affossano pian piano questo Miami Vice al punto da risultare - per alcuni - perfino 'noioso' e sì di 'rottura', ma in senso non positivo...
9 commenti
Aggiungi un commentoscusa la testiera a volte si anima da se...
non sono un critico, bada bene!
Pero' sia Farrell che Foxx mi sono piaciuti parecchio.
Notevole anche l'attrice cinese, della quale mi sfugge colpevolmente il nome. Comunque e' una che di solito fa filmoni impegnatissimi, ma e' molto brava.
L'unica pecca del film rispetto alla tv e' che Crockett non veste piu' Armani, e purtroppo si vede!
pourquoi? è un buon attore.
Mi è piaciuto abbastanza miami vice, ma non quanto sperassi...
Sono un grande ammiratore di Mann, e forse mi ero illuso di vedere un nuovo capolavoro metropolitano alla "Heat"... Non è stato così, ahimè, ma me lo sono goduto lo stesso...
è un michael mann un pò sottotono, ma pur sempre lui...
Bello, dai.
Tratto dalla celeberrima serie tv anni ’80, naturalmente con attori diversi, e con maggiore realismo. Mi stupisce che la critica (europea) abbia osannato entusiasta questo lavoro di Michael Mann (uno che di solito fa film ESCLUSIVAMENTE belli), mentre il pubblico clamorosamente è rimasto tiepido a dire tanto. Ma come mai?
Mah. Mann è pure il creatore e il produttore della serie Tv, perciò è casa sua. Qua sceglie di girare un film vero (tanto quanto la serie era modaiola e leggera), con alcune scene addirittura in zone da evitare, in cui ha usato, per la security, membri di gangs (veri). Manca la famosa colonna sonora, ma quella del film è comunque ottima. Gli attori sono cambiati, ma Farrell, Foxx e la Gong Li sono bravi attori (due dei tre sono ottimi attori), e si vede. C’è una bella trama, inseguimenti, spari, etc….La regia è eccellente. E allora? E allora dividiamo. In USA, è andato male: critiche negative, pubblico pure (che poi è il grosso di IMDB). Fosse per gli USA, sarebbe stato un terribile flop. In Europa è piaciuto un casino, sia alla critica, che al pubblico. Ha incassato più all’estero che in USA!! E alla fine si è rifatto delle spese (molto alte).
In definitiva un film che piace a un pubblico diverso da quello tipico USA. Inoltre, forse, la parte femminile, in generale, è stata delusa dal finale, che invece è molto bello. Per me, un film da 8, minimo 7/8. Agli americani lasciamo Il poliziotto del supermercato, noi, che siamo più grandicelli, ci guardiamo questo.
Confesso di non essere d'accordo con la recensione.
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