Qualche mese fa avevamo riportato l’intenzione di James Cameron di tornare presto al lavoro su progetti di ispirazione fantascientifica. Dopo che film come The Abyss, Aliens - Scontro Finale o la saga di Terminator lo hanno portato al successo, era prevedibile (oltre che fortemente auspicato dai suoi numerosi fan) un ritorno alle origini per il regista premio Oscar. Attraverso il sito Ain’t It Cool News giunge ora la conferma, direttamente dalla sua voce, che il famigerato Project 880 attualmente in preproduzione è proprio la versione rimaneggiata dell’epica fantascientifica inseguita da Cameron almeno dai tempi del trionfo mondiale di Titanic.

Il laborioso progetto era stato originariamente associato al titolo Avatar. La sceneggiatura, firmata dallo stesso Cameron, prevedeva allora un’ambientazione esotica su un pianeta alieno ed era incentrata su una tenera storia d’amore tra una donna aliena e un ibrido umano-extraterrestre. La loro relazione si consumava sullo sfondo di una precaria contingenza interplanetaria, nella crescente ostilità di una razza aliena pacifica sottomessa militarmente dagli umani, pronti a sfruttare economicamente il loro mondo.

Il progetto è ancora avvolto nell’incertezza. Cameron ha infatti ammesso di non sapere ancora quale realizzazione, se Avatar o

l’adattamento del manga Battle Angel Alita (che nelle intenzioni del regista si configura come il primo capitolo di una trilogia), verrà portata a termine per prima. Al momento, due diversi team dei Cameron’s Lightstorm Studios sono al lavoro per preparare le condizioni che permetteranno al regista di girare entrambi i film uno dopo l’altro, nel giro di tre anni. Quale dei due arriverà prima sul set, probabilmente, non sarà deciso prima di qualche mese, quando la casa di produzione non avrà in mano i primi dati concreti.

La decisione è fortemente legata all’aspetto tecnologico del lavoro: il primo film ad andare in scheduling segnerà infatti il debutto cinematografico della 3D Fusion Camera, la nuova tecnica di ripresa tridimensionale ad alta precisione. La tecnologia, insieme al suo equivalente domestico, è già pronta e in uso per applicazioni pratiche che spaziano dalle missioni marziane della NASA alla ripresa dei concerti degli U2. Cameron è ora al lavoro per applicarla ad alcuni dei suoi vecchi capolavori, tra i quali anche Terminator 2.