Fin dai tempi lontani, in cui al posto del lago c’era uno strano mare lombardo, lui sta facendo di tutto per farsi trovare ma, come al solito, nessuno si ferma a guardare le sue tracce. La gente calpesta incurante le rocce dove é stampata la sua firma fossile e l’occhio dell’uomo a cui si rivela, troppo spesso non crede a quello che vede. Ma chi l’ha incontrato, remando sul lago o leggendo un libro, spaccando una pietra o guardando una bacheca illuminata di un museo, davanti a un dipinto o ascoltando una canzone, è pronto a fare di tutto per realizzare quel suo desiderio: “Per chi dice di conoscermi, è venuto il momento di parlare”.

Ecco ciò che accadrà in questo convegno, ideato e organizzato dall’Associazione Proteus, da anni impegnata nello studio e nella divulgazione dell’ambiente lariano; da Vela360, scuola di vela in Como e dal singolare circolo di “pesca al mostro”, Lariosauro Fishing club; col contributo delle biblioteche comunali di Moltrasio e Paré.

Un incontro pubblico per ascoltare le voci di chi per lavoro, arte, studio, passione o fantasia, ha incontrato “il Mostro”. Raccogliere contributi diversi, punti di vista, curiosità e interpretazioni, maturate in ambienti distanti fra loro, potrebbe essere il risultato che il Lariosauro aspetta da più di 230 milioni di anni. 

Venerdì 3 marzo a Como, nella sala degli acquari della Darsena di Villa Geno,  interverranno: Giancarlo Colombo, naturalista e paleontologo, grande appassionato del Lariosauro; Maurizio Mosca, criptozoologo, autore di importanti saggi sui mostri del regno animale; Giorgio Castiglioni, ricercatore storico-scientifico, studioso e archivista di tutto quanto concerne il Lariosauro; Paola Iotti e Vanessa Vaio dell’Associazione Proteus che parleranno dell’importanza dei mostri nella divulgazione scientifica rivolta ai ragazzi; Luca Masàli e Giovanni Galli, entrambi autori di romanzi sul mostro del Lago.

A movimentare la serata ci sarà la presentazione del cortometraggio Lariosauro di Alessandro Dominioni e una performance teatrale ideata, eseguita e diretta da Stefano Bresciani, attore e regista. Per l’occasione, sul posto verrà allestita una particolare scenografia, curata da Antonella Brumana, e due sculture in ferro del maestro Scarì, raffiguranti  una coppia di Lariosauri, verranno donati alla Sala degli Acquari.