Dici Irrational Games e pensi subito a System Shock 2, un capolavoro di atmosfera horror cyberpunk che ai tempi dell’uscita nei negozi americani - era il 1999 - girava su un modesto Pentium 200, con 32 Mb di Ram e acceleratore 3D da 4 Mb. Gli appassionati hanno sempre sognato un seguito di quella pietra miliare di narrazione interattiva e, forse, si sta avvicinando il momento. Alcune delle figure chiave dietro la realizzazione di System Shock 2 sono attualmente al lavoro su un progetto il cui nome, BioShock, è tutto un programma. Ma questo già si sapeva. Meno nota era la data di pubblicazione, ora confermata ufficialmente in un comunicato stampa, che segna l’ingresso di Irrational Games nel pantheon di software house di Take-Two Interactive, l’editore popolare per i successi della serie Grand Theft Auto (gli ultimi tre episodi hanno totalizzato più di 45 milioni di copie vendute). BioShock è atteso per l’etichetta 2K Games su PC e non meglio precisate next-generation console nei primi mesi del 2007. Oltre a System Shock 2, Irrational Games ha sviluppato altri titoli che dovrebbero figurare nel curriculum di ogni buon videogiocatore, soprattutto se amante della fantascienza e del fantastico. I più recenti sono Tribes Vengeance (dramma

Tribes: Vengeance
Tribes: Vengeance
shakespeariano digitalizzatosi in uno sparatutto 3d, purtroppo non premiato dai riscontri commerciali) e i due capitoli della - ipotizzabile - trilogia di Freedom Force (omaggio videoludico alla storia del fumetto supereroistico a stelle e strisce). Come se non bastasse, la software house è nata dalla ceneri di Looking Glass, una delle esperienze più creative e originali del settore, e quindi con l’elenco si potrebbe andare più in là. Esagerando, fino a toccare Ultima Underworld, l’originale, che ha dato l’avvio alla prospettiva con cui i videogiochi oggi amano più che con ogni altra raccontarsi: la prima persona. Degli autori del caposaldo della visuale in soggettiva, paradigma delle molteplici forme di sparatutto 3d, nell’industria odierna c’è forse poca traccia, ma il patrimonio genetico di Irrational Games è tale e quale a quello dei genitori. Basta giocare le loro ultime produzioni per capirlo. L’acquisizione da parte di Take-Two dei due studi Irrational Games, con base a Boston (Massach
The Lost
The Lost
usetts) e a Canberra (Australia), è solo l’ennesima di una strategia di espansione apparentemente molto oculata, che segue la collaborazione con Bethesda (curatori della saga fantasy The Elder Scrolls) e l'ingresso di Firaxis Games (la casa di sviluppo di Sid Meier, il papà di Civilization) nelle scuderie 2K Games o di Indie Built (responsabili di Amped) e Visual Concepts (autori dei titoli Sega Sports) nelle sezioni 2K Sports della major americana. L’occhio di Take-Two sembra particolarmente puntato sulla qualità della squadra. E chissà se, con il nuovo editore, non rispunti fuori The Lost, una specie di incrocio contemporaneo tra Orfeo, Dante e Faust che non ha nulla a che vedere con l’omonimo telefilm ed è disperso da qualche anno negli uffici di Irrational Games. D’altronde, proprio con Take-Two arriverà a primavera, su PC e Xbox 360, Prey, sparatutto 3d fantascientifico di 3d Realms annunciato la prima volta nel 1995 e poi dimenticato.