- Sì. Abbiamo due Emotionchip. Sono in grado di registrare dieci anni di attività cerebrale nei minimi dettagli e di allineare in tempo reale Alfalocal.

- Mi aspetto dei comportamenti nuovi. Abbiamo tutta la batteria di test?

L'aria piena di aspettative, delle grandi occasioni, si legge sui volti degli assistenti e del professore. Alle loro spalle le attrezzature della sala operatoria neuronale: schiere dei nanorobot per la manipolazione dei neuroni, gli irradiatori per la stimolazione della crescita delle giunzioni, i sensori a chip molecolari con i mostruosi correlatori di segnali sovrastati dalla stringa Alfalocal.

- Con l'adattamento della scatola cranica del coccodrillo, sei pronto Frederic?

- Tutto ok. - Si illumina il volto a un assistente biondo e muscoloso.

- Questo la calmerà.

Morboso come una nuvola di mosche, un sorriso stentato da becchino. Come se potessi dire la mia. Mi adatta un cerotto al polso e uno alla caviglia. Peccato abbia le mani e i piedi legati, altrimenti ti spezzerei la schiena; bestia cornuta in camice bianco. Non ho più voce per gridare.

Una folla urlante mi risale le vene dagli arti fino a rimbalzare nel cranio e spaccare tutti i legami più profondi della materia grigia fusa nel metallo. Corre il fuoco dentro ossa lucenti con un craniotomo penetrante bagliori interiori. I piedi volano per ore sulle schiene di grandi uccelli neri che si tuffano sulla folla per sbranare con artigli di ghiaccio scie di fuggitivi nel panico. Schizzi di sangue e pazzia, grida di rapaci e urla di prede si separano a un tratto. Una grande spada scende dal cielo e divide. Spacca e strappa lontano. Una mandria di bufali solleva polvere fino al cielo e calpesta la folla e gli uccelli. Anche la spada si ritira. Ma insiste incessante la cavalcata dei bufali, pressante. L'immenso tamburo della terra risuona sotto zoccoli urlanti.

Il professor Siukevich si toglie la mascherina verde e respira soddisfatto. Incontra lo sguardo entusiasta dei suoi assistenti:

- Un ottimo lavoro, ragazzi! La divisione dei due emisferi del soggetto umano è stata laboriosa ma per il resto tutto come previsto. I nostri nanorobot sono perfetti, i migliori. - Gli altri assentono mentre ne raccolgono su una piastra le schiere osservandole con un microscopio.

- L'innesto nella scatola cranica del coccodrillo era ben preparata. - Si avvicina a uno schermo per indicare dei punti in un'intricatissima immagine pulsante. - I due emisferi, umano e animale, collaborano sia nella sede animale sia nella sede umana. Le piastre Emotionchip molecolari hanno subito lavorato bene. Abbiamo la situazione in tempo reale.

Si sofferma pensieroso e gli altri sono in trepida attesa.

- Avremo in breve le informazioni necessarie su come trasferire l'aggressività in soggetti umani e saremo in grado di fornire all'esercito modelli di Sisik di nuova concezione.

Sorride orgoglioso avviandosi all'uscita, seguito dalla sua équipe.

La mia coda spinge da giorni ritmicamente acqua stagnante. Un'infinità di odori nuovi mi accarezza le narici. Una calma acquatica mi struscia sui fianchi rugosi. Sul pelo dell'acqua si regge un ragno con le zampine sottili. Una irresistibile voglia di balzare in avanti con la bocca spalancata. Debbo dominare. Le mie gambe non reggerebbero, sono troppo corte e il peso va sulla pancia.

Voglia di fuggire. Sono sempre legato mani e piedi al letto a guardare il soffitto. Devo girarmi. Non posso stare con le zampe all'aria. Debbo cercare l'acqua. L'acqua.