Recentemente il Corriere della Fantascienza ha riportato l’allarmante notizia proveniente dagli Stati Uniti di bollini messi sui libri scientifici che contenevano capitoli riguardanti la teoria dell’evoluzione, un po’ come si mettono gli adesivi sui cd che contengono le parolacce sconce. È dovuta intervenire la Corte Federale a farli togliere, dichiarandoli anticostituzionali. Ma pare non essere, come si potrebbe pensare, un caso isolato nell’America ultraconservatrice che ha trovato il momento del sommo trionfo nella rielezione del presidente George W. Bush. Il pastore di Oklahoma City Leo Smith, intervistato di recente da un settimanale, ribadisce le linee guida dell’ideologia: “Credo che l’aborto e l’omosessualità siano contrari alle scritture e alla stessa natura di Dio e noi battisti pensiamo che le scritture debbano essere prese alla lettera. (...) Cerchiamo di guidare (la nostra gente) alla verità. Lo facciamo nel caso dell’aborto e dell’omosessualità, dell’alcolismo e della droga, ma anche attaccando il darwinismo, che è una teoria contraria alle scritture.” Chissà che tra un po’ non arrivino anche a chiedere l’utilizzo sorvegliato e regolamentato dei telescopi, attraverso i quali si vede la Terra non è al centro dell’universo, ma solo un insignificante pianetino che ruota intorno ad un’insignificante stella di terza categoria in un braccio marginale della galassia.

Nel frattempo l’aria che tira oltreoceano non è (ci pare) delle più rilassate, tant’è qualche effetto comincia ad avvertirsi nel mondo dello showbusiness, solitamente considerato più liberal e di mentalità più aperta verso i diversi possibili modi di concepire e vivere la vita. Il regista e sceneggiatore Chris Weitz (About a boy) ha infatti deciso di abbandonare la sedia di regista dell’imminente versione cinematografica della trilogia di Philip Pullman intitolata Queste oscure materie. Al momento pare che rimarrà coinvolto nel progetto in qualità di sceneggiatore o co-sceneggiatore del copione, una cui prima stesura era stata approntata dal noto commediografo britannico premio Oscar Tom Stoppard. Il problema è che la New Line Cinema, che produce il film, per non urtare la suscettibilità delle varie e sempre più potenti congregazioni cristiane ha deciso che dalla sceneggiatura vadano tolti tutti i possibili riferimenti religiosi. “New Line è una compagnia che fa film per un ritorno economico” ha detto Weitz buttandola sul pratico, “ed hanno espresso preoccupazione riguardo alla possibilità che il progetto possa venir percepito come anti-religioso, rendendolo non fattibile economicamente. (...) Inutile dire che tutti i miei sforzi saranno rivolti verso il mantenere Queste oscure materie l’esperienza liberatoria ed iconoclasta che è, ma certamente ci saranno delle modificazioni nei termini.” Il che si tradurrebbe in pratica nell’eliminazione totale dai dialoghi delle parole Dio e Chiesa. L’annuncio ha scatenato le ire dei tanti fan letterari della serie, che mal digeriscono questo esercizio di censura preventiva e che temono di vedere totalmente stravolto il tema dei romanzi; hanno anche fatto notare che nei libri in questione non viene mai sostenuto che la religione di per se sia un male, ma che siano invece malvagi coloro che la usano come strumento per indurre la gente a smettere di ragionare con la propria testa, dicendo loro come devono vivere e ciò che possono o non possono fare della e della loro vita. Dalla New Line Cinema, reduce dal successo mondiale del Signore degli Anelli, ci si sarebbe forse auspicato un atteggiamento più coraggioso, più interessato al mantenimento dell’integrità dell’opera e meno succube alle più o meno probabili isterie bibliche dei crociati di turno. Anche il pubblico interessato al fantastico pare pensarla così, tant’è che ad un sondaggio del sito specializzato in FS Sci Fi Wire l’80% dei votanti ha risposto di sperare che verrà mantenuta l’impostazione “anti-Chiesa” (le virgolette sono d’obbligo) originale dei romanzi, che sono pubblicati in Italia da Salani Editore.