Robin Williams dà vita ad un personaggio tenero e drammatico in One Hour Photo film indipendente e angosciante che descrive l'addolorata parabola di un personaggio mediocre che vive la sua vita riflettendo se stesso nelle immagini che appartengono ad altri. Un thriller ad alto spargimento di emozioni in cui l'attore americano interpreta un uomo incolore, schiacciato da un passato di soprusi, che attraverso il mestiere dello sviluppatore di fotografie, tenta di riscattare le amarezze di una vita fatta di silenzi e solitudine. Sy Parrish, questo il nome del suo personaggio, resta sconvolto quando scopre che anche una famiglia in apparenza perfetta, può in realtà non essere tale. Riflettendo le proprie emozioni (anche quelle più inconfessabili) nelle copie delle foto degli altri, Sy dà corpo e volto ai propri sogni. Immagina se stesso come un caro vecchio zio amato al punto da "meritare" perfino uno scatto fotografico. Invece, Sy non lo fotografa nessuno e non ha nessuna fotografia che provenga dal suo passato. Ne compra addirittura una in bianco e nero per spacciarla come quella di sua madre. Sy è un uomo solo e disperato, che reagisce ad una realtà che non gli piace in maniera balorda. Minacciando la famiglia che ha tanto amato e - soprattutto - precipitando in un baratro da cui non vi è alcuna via d'uscita. Un dramma psicologico molto attuale, che il regista esordiente Mark Romanek ha trasformato in un saggio paradigmatico sulla solitudine nella nostra modernità, anche grazie alla splendida interpretazione di un grande Robin Williams.