Diciamo che qualche presagio c'era già stato e il vago presentimento che qualcosa non andasse lo si era avuto dopo i vari rinvii della data d'uscita e la decisione da parte della Warner Bros di non fare neanche le consuete anteprime per la stampa. Lo scorso fine settimana The Adventures of Pluto Nash è arrivato nei cinema americani ma già lo si può paragonare ai mitici, colossali flop di film come Ishtar, con la coppia Dustin Hoffman-Warren Beatty, o I cancelli del cielo, di Michael Cimino. Diretto da Ron Underwood (Tremors) e costato quasi 100 milioni di dollari al primo, vitale fine settimana nei cinema ha racimolato poco più di 2 milioni di dollari, una miseria. La vicenda si svolge nel 2087. La Luna, dopo un intenso sfruttamento minerario, è divenuta una specie di Far West spaziale, dove il denaro e le conoscenze possono procurare tutto quello che si vuole. Eddie Murphy interpreta il personaggio del titolo, Pluto Nash, gestore del più famoso night club lunare. Finisce nei guai quando rifiuta di vendere il locale ad un gangster senza scrupoli, interpretato da Joe Pantoliano (Matrix). Dietro a tutto c'è anche il progetto di prendere il comando dell'intero satellite. Pluto ha una guardia del corpo di nome Bruno (l'attore Randy Quaid, ID4), robot sulla via del disarmo. Non manca ovviamente neanche la bella pupa di turno, l'aspirante cantante Dina Lake, cui presta volto e forme l'attrice Rosario Dawson, nel cast anche di Men in Black II. Completano il cast Peter Boyle (Frankenstein Junior) e Pam Grier (Mars Attacks!), tutti al servizio di un copione firmato da Neil Cuthubert, sceneggiatore che a dire il vero brilla soprattutto per i suoi fiaschi (da Hocus Pocus con Bette Midler a Mystery Men con Ben Stiller). Agli effetti speciali ha messo mano uno dei più quotati supervisori degli stessi del momento, Nick Davis (Harry Potter 1 e 2), evidentemente però neanche lui con la sua abilità tecnica è riuscito a salvare un film dal disastro, come sottolineato crudelmente dai commenti dei vari critici cinematografici.

Lou Lumenick sul New York Post dice che vedere il film "é come guardare 90 minuti di spezzoni fuori scena e sequenze scartate, poi montate a casaccio da qualche guardia notturna ubriaca dello studio." Jack Mathews sul New York Daily News osserva che il film interpretato da Eddie Murphy è ambientato nel 2087, "che è più o meno l'anno in cui lui può sperare di venir perdonato." Per Stephen Hunter del Washington Post il film non è neanche iscrivibile nella categoria dei film dimenticabili, "perché non c'è niente da dimenticare." David Hiltbrand del Philadelphia Inquirer nota che il film è stato per circa un paio di anni nei cassetti della Warner Bros mentre si cercava di riassemblarlo in qualche modo, cercando di rianimarlo. "Si potrebbe altresì provare a rinvivire un alce impagliato", commenta ironico Hiltbrand. Ma, insomma, quanto è brutto davvero questo film ? Wesley Morris del Boston Globe racconta che quando ha visto il film in una sala "il gentiluomo otto file avanti a me ha passato la maggior parte del tempo al cellulare. E nessuno gli ha chiesto di star zitto. Forse pensavano tutti che stesse cercando di rintracciare alla produzione chi aveva dato il semaforo verde per la realizzazione di questa sbobba cosmica." Il magro incasso del primo week end costituisce il peggior debutto di un film prodotto da un grosso studio degli ultimi anni.