Ha vinto ma non stravinto The Shape of Water, La forma dell'acqua, il film di Guillermo del Toro che aveva già vinto il Leone d'Oro e il Golden Globe. Vince nelle due categorie più importanti, miglior film e miglior regia, e poi miglior scenografia e la miglior musica per la colonna sonora di Alexandre Desplat.

Nessun premio invece gli attori, categorie dove sono stati premiati tre film diversi: Darkest Hour (attore protagonista, il Churchill di Gary Oldman), Three Billboards outside Ebbing, Missouri (Frances McDormand migliore attrice, Sam Rockwell attore non protagonista) e I, Tanya (Allison Janney, attrice non protagonista).

Blade Runner 2049, film la cui reazione di pubblico e immagini può essere sintetizzata con la frase "be', belle immagini, però", porta a casa proprio le statuette delle due categorie che ci si aspettava: effetti speciali e fotografia. Così come di Dunkirk è stato esaltato soprattutto il montaggio cronologicamente scomposto e al quale sono andati conseguentemente gli Oscar per il miglior montaggio, audio e video e missaggio.

I premi per le sceneggiature li hanno vinti Chiamami col tuo nome (adattamento di James Ivory dal romanzo di  André Aciman) e Scappa: Get Out (sceneggiatura originale di Jordan Peele).

Miglior film straniero al cileno Una donna fantastica. Infine, Oscar per il miglior film animato a Coco di Pixar/Disney, e ora gli Oscar vinti dalla compagnia fondata da Steve Jobs sono quindici. È anche l'unico Oscar vinto dalla Disney, la compagnia che ormai monopolizza una buona fetta degli introiti totali dell'industria del cinema ma non riesce a sfondare nelle preferenze della critica.