Esiste un futuro per la narrativa di fantascienza, per il suo immaginario? Oppure la scienza contemporanea con le sue conquiste le ha rubato il fascino, l’idea del meraviglioso, il suo stesso senso?

Se ne parla a Bergamo venerdì 12 maggio, partendo da tre romanzi italiani che hanno segnato questo primo scorcio di Anni Duemila: Oltre il pianeta del vento di Paolo Aresi, Mondo 9 di Dario Tonani e Real Mars di Alessandro Vietti. Tre romanzi italiani, ma di profilo internazionale, che gettano luce sul senso dell’immaginario fantascientifico in questo nuovo secolo.

Al convegno parteciperanno i tre autori e l’editore Silvio Sosio. L’appuntamento – alle ore 18 nella sede della scuola a Bergamo in via Garibaldi 3 -  è per la manifestazione “Fantastika!” organizzata per il sesto anno dalla scuola di Bergamo “Opera Sant’Alessandro”.

Nell’occasione verrà inaugurata una suggestiva mostra di lavori di Franco Brambilla, illustratore che non ha bisogno di presentazioni, mentre il giorno dopo avverrà la premiazione del concorso “Lorenzo Capellini” dedicato al racconto e al fumetto e riservato agli studenti di scuole medie e superiori. Sabato mattina alle 11 è anche prevista la conferenza di Fabrizio Castelli, docente di struttura della materia alla facoltà di Fisica di Milano, sul tema: “Scienza e mistero: viaggio nel mondo dei quanti”.

Aresi, Vietti e Tonani insieme a Silvio Sosio getteranno lo sguardo sull’immaginario della fantascienza di oggi. Dice Aresi: “Credo che i tre romanzi che sono stati presi in considerazione diano una chiara idea di che cosa sia la fantascienza oggi, di quanto ancora abbia da comunicare, della sua capacità di affascinare, meravigliare, fare riflettere. L’opera di Dario Tonani ci porta in un mondo lontano, in qualche modo onirico, surreale, tra queste enormi navi, queste macchine che solcano deserti, questi meccanismi meccanici, eppure in qualche modo viventi, che si intrecciano con la vita degli esseri umani. È un’esplorazione ai limiti dell’immaginario quella di Tonani, una visione speciale della realtà della tecnologia, in relazione alle esistenze. E poi Vietti ci riporta a una versione aggiornata della fantascienza “sociologica” e ci racconta il primo viaggio dell’uomo su Marte che per potere venire realizzato, per ottenere i fondi necessari, deve diventare un “reality show”. E il mio romanzo ci conduce in una fantascienza ancora diversa, quella cosmica, spaziale; classica, se vogliamo, ma con personaggi, caratteristiche che la collocano nei nostri anni. Penso che la discussione nel convegno sarà molto stimolante.”

Dopo il convegno, venerdì sera, cenetta fantascientifica, chi è interessato prenoti con una mail a Paolo Aresi: paolo.aresi58@gmail.com.