La nostra rassegna sul programma di Italcon 2002, che avrò luogo a Fiuggi dall'8 al 10 marzo con la terza edizione della DeepCon, continua con gli interventi previsti all'interno della sezione intitolata "Fantascienza e futuro", che cercherà di tracciare un quadro delle prospettive di questo genere letterario nei prossimi anni.

Da non perdere certamente l'intervento di Vittorio Catani, autore e critico letterario sempre brillantissimo nelle proprie conferenze (diverse delle quali sono state pubblicate su Delos con cui Catani collabora regolarmente). Il titolo dell'intervento: La fantascienza italiana alla ricerca della sua identità. Nei primi anni '50 nel nostro paese arriva in edicola la narrativa di fantascienza "made in Usa". Da quel momento, i modelli statunitensi diventano un "tormentone" ineludibile sia per coloro che vogliono imitarli, sia per chi tenta di rendersene autonomo tramite l'elaborazione d'una fanta-scrittura più personale, ispirata alla tradizione culturale italiana ed europea. Situazione, questa, che ha generato nei decenni risultati contradditori e ha suscitato un dibattito dai toni spesso violenti, non ancora risolto in via definitiva.

Per tutti quei lettori di fantascienza che abbiano anche l'ambizione di diventare scrittori (percentuale si dice vicina al 100%...) sarà interessante l'incontro con alcuni degli autori italiani che hanno recentemente esordito nelle collane dell'Editrice Nord: Fabiana Redivo, Marco Della Corte, Fabio Novel, Andrea D'Angelo, Mario Farneti, Francesco Puggioni: Cosa significa esordire. Molti scrivono ma pochi hanno l'occasione di veder pubblicate le loro opere. Tuttavia, quando un romanzo o un progetto narrativo viene approvato dall'editore, da quel momento incomincia il vero lavoro che porterà alla pubblicazione: un iter che non sempre è facile, che non sempre si riesce a portare a termine da soli, che presuppone riscritture, editing, e qualche volta rinunce. Per esordire nell'editoria professionale bisogna sottostare a regole che impongono un lavoro che va al di là del piacere di scrivere e di raccontare una storia. Sette nuovi autori parlano della loro esperienza per preparare i futuri scrittori a quello a cui andranno incontro, non per ultima la delusione di veder rifiutato il loro lavoro.

Silvio Sosio, direttore del Corriere della Fantascienza e di Delos, esperto di informatica, si chiederà Ma è vero che l'elettronica sostituira la carta stampata?

Al momento la risposta tende a essere no: due anni fa Bill Gates annunciò che l'avvento dell'e-book avrebbe scatenato una vera e propria rivoluzione nell'editoria, superiore persino all'invenzione di Gutenberg. Contemporaneamente Stephen King metteva in vendita via Internet il suo nuovo romanzo che non appariva in libreria, e la New York Library, la più grande biblioteca del mondo, passava in forma elettronica tutti i suoi volumi e li metteva a disposizione attraverso la rete.

Il libro elettronico venne presentato come l'invenzione che avrebbe risolto sia i problemi degli editori, sia quelli degli autori. Le aspettative ma anche le preoccupazioni del mercato editoriale furono enormi. Ma a due anni di distanza a che punto siamo?

Ernesto Vegetti, curatore e compilatore del Catalogo Generale della fantascienza, si occuperà del Pericolo di perdere la memoria storica: una volta c'era la carta stampata che rimaneva perennemente negli archivi e poteva essere consultata anche a distanza di secoli. Poi venne la memoria elettronica che ridusse gli spazi di archiviazione e rese più veloce la consultazione. Ma nel giro di poco tempo i sistemi operativi e i programmi subirono modificazioni e gli archivi prodotti in precedenza cominciarono a non essere più facilmente consultati: molti andarono irrimediabilmente persi e con loro tutto il sapere di un fiorente periodo di lavoro. Come risolvere il problema, adesso che tutto viene prodotto elettronicamente?

Infine, Piergiorgio Nicolazzini, critico, direttore editoriale di collane di fantascienza, agente letterario, risponderà alla domanda: Agli autori italiani continua ad essere precluso il mercato internazionale oppure si sono aperte nuove prospettive? Nel mese di Dicembre 2001 il Corriere della Sera pubblicò un articolo con il titolo: "Il libro europeo sconfigge il besteseller americano": I nostri autori stanno imparando a conquistare un pubblico sempre più vasto e il loro successo insegna che siamo meno provinciali." Piergiorgio Nicolazzini, agente letterario in prima linea, parlerà delle prospettive che i nostri autori potrebbero avere all'estero.

Il convegno sarà concluso da una tavola rotonda con dibattito moderata da Gianfranco Viviani su spazi e opportunità a disposizione degli autori italiani per pubblicare i loro romanzi e racconti. Alla discussione parteciperanno autori, critici ed editori.

L'iscrizione alla manifestazione comprende, oltre alla registrazione alla convention vera e propria, la pensione completa (bevande incluse) e il pernottamento. I prezzi sono di 220 euro per quattro giorni/tre notti, 175 euro per tre giorni/due notti, 135 euro per due giorni/1 notte e 80 euro per la sola giornata di sabato.

Per i dettagli consultare il sito www.deepcon.it.