Con l'ovvia esclusione del sempre più vicino evento epocale chiamato Star Wars Il Risveglio della Forza, il 2015 cinematografico è stato caratterizzato da un'apocalisse chiamata Mad Max: Fury Road.

374 milioni di dollari nel mondo a fronte di un budget di 150 malgrado il divieto ai minori di 16 anni negli Usa, per una lavorazione travagliata e due protagonisti che ne sono usciti con le ossa (psicologiche) rotte, ma pronti a scusarsi con George Miller una volta visto il prodotto finito.

Che le porte del cinema americano si fossero spalancate davanti al regista australiano era ovvio, ma che sulla sua scrivania fossero arrivate proposte come Man of Steel 2 e perfino Akira deve avere colto di sorpresa anche lui.

Ma Miller ha messo le cose in chiaro in questi giorni: prima ha confermato la luce verde della Warner a ben due sequel di Mad Max durante un'intervista con Top Gear, raccontando quanto il percorso per la nascita di Fury Road sia stato disseminato di ostacoli:

"Fury Road ha avuto la luce verde tre volte ed è caduto tre volte. Dovevamo girare con Mel Gibson nel 2001, ma poi ci fu la tragedia dell'11/9 e il dollaro americano crollò rispetto a quello australiano, facendo sparire il budget in una notte. Poi piovve nel deserto australiano, cosa che non succedeva da quindici anni, e dovemmo spostarci in Namibia."

Ma nella sfortuna qualcosa ha preso vita: "In tutto questo ho trovato il tempo di scavare ancora più a fondo nella mitologia, non solo dei personaggi, ma anche dei veicoli, ad esempio come i volanti fossero diventati delle reliquie religiose e cose del genere"

E soprattutto "Così ci siamo ritrovati con due nuovi capitoli senza nemmeno impegnarci. Ne stiamo discutendo con la Warner in questi giorni, ma quale delle due storie realizzeremo per prima, è ancora presto per dirlo."

Nel frattempo, la settimana scorsa la rete esplodeva con un entusiasmo forse un po' prematuro al rumor che voleva Miller al comando di Man of Steel 2, ovvero il sequel dell'Uomo d'acciaio.

È stato il regista stesso a confermare la proposta della Warner di prendere in mano uno dei capitoli del nascente universo DC comics (pur non specificando quale), ma anche a sottolineare come avesse gentilmente declinato l'invito.

Anche per la voci su Akira, ha commentato "Sì, ne abbiamo parlato, ma ho così tanti progetti in corso che non ho tempo di fare tutto."

Per cui tra James Cameron impegnato per i prossimi cento anni con Avatar e Miller fuori gioco con Mad Max, dubitiamo che una versione live action di Akira possa arrivare nei cinema in tempi brevi.

Nel frattempo preparatevi, il cammino del Mad Max con il volto di Tom Hardy è appena cominciato: voi cosa ne dite, dovrebbe tornare anche Charlize Theron con la sua Imperatrice Furiosa?