Ammettiamo la nostra défaillance, quest'anno la proclamazione del premio Urania ci era sfuggita: la attendevamo come tutti gli anni in giugno, ma è arrivata più tardi, all'inizio di settembre, quando eravamo ancora in rodaggio post-ferie.
Ne parliamo ora, con l'uscita in libreria e negli store ebook del libro vincitore. Si intitola Cuori strappati e l'autore è Glauco De Bona, quarantenne di Longarone (Belluno). Il libro viene descritto nell'annuncio della giuria come "una storia ricca di intrigo ambientata ad Ambrosia, la metropoli del futuro, e dedicata al risorgere dei culti maya per ottenere l’immortalità di una casta onnipotente. Il romanzo apre davanti ai nostri occhi un quadro agghiacciante di sacrifici umani, esperimenti “off-limits” e crudeli privilegi sociali, mettendo in scena un gruppo di personaggi che non si faranno dimenticare facilmente."
Glauco De Bona in precedenza aveva pubblicato tre romanzi e continua a scrivere, nonostante la distrofia muscolare. Qualche giorno fa è stato insignito del Premio Longarone, assegnato alle "persone particolarmente meritevoli che hanno contribuito a promuovere al di fuori dei confini locali il nome di Longarone".
Solo due gli altri romanzi finalisti: Le avventure del Nibbio Nebbioso e della Gatta di Ghisa di Daniele Gabrieli e Rocco, Marte e l’universo di Lorenzo Iacobellis, entrambi, come peraltro intuibile dai titoli, sul versante grottesco.
Il libro
Un uomo armato di bisturi si aggira per le strade di Ambrosia, cercando le case dei suoi pazienti che si augurano di non incontrarlo affatto, o almeno di non incontrarlo oggi. È un chirurgo che dopo ogni operazione scompare, ma si fa rivedere presto perché lavora a un progetto più ambizioso. Pochi sanno che i pazienti (anche i più spaventati) sono in realtà "vittime" del tutto consenzienti, o che un'inquietante teoria sulla fine del tempo abbia a che fare con quelle che sembrano le gesta di un criminale; eppure, dopo l'ennesimo "cuore strappato" qualcuno si è messo in cerca della verità. Una donna vuole vederci chiaro, anche se l'esperimento sembra arrivato ormai al termine e manca così poco allo scoccare dell'Ora Degna...
L'autore
Nato a Belluno nel 1973, vive a Longarone e ha pubblicato alcuni romanzi fantastici (Il milionesimo clone, 2005; L'estrema frontiera, 2008; La trinità nera, 2013) ma anche poesia e narrativa breve (I guardiani e altri racconti, 2006). Ha già partecipato al premio Urania in passato, aspettando l'occasione migliore per vincerlo.
Glauco De Bona, Cuori strappati, Urania 1612, Mondadori 2014.
7 commenti
Aggiungi un commentoSono sinceramente lusingato da tanta considerazione, ma temo che mi stiate sopravvalutando.
Mi scuso con Daniele Gabrieli, che non intendevo assolutamente offendere, e con Lorenzo Iacobellis, le cui opere non ho letto e pertanto non posso giudicare.
Il giudizio negativo era rivolto al concetto di Fantascienza che sembra ormai consolidato in Italia ove sotto fantascienza si trova horror, noir, mistery, action, romance MA NON FANTASCIENZA. Ho colto poi l'occasione per un'invettiva circa lo stato confusionale del Paese dove ciascuno si spaccia per quello che non è.
Ai due autori auguro ogni fortuna in campo letterario nel genere a loro più congeniale.
Ma io non mi sono offeso.
Anzi, sono d'accordo: il mio romanzo (che di certa fantascienza riprende gli stereotipi, ma nella sostanza è una commedia) non c'entrava granché in una competizione dedicata alle opere di genere fantascientifico.
In effetti ho partecipato al concorso senza alcuna velleità di vittoria, con la sola intenzione di far circolare un po' il mio lavoro nell'ambiente. Mai più mi sarei aspettato di arrivare tra i finalisti.
Comunque ringrazio un membro della giuria, Marco Passarello, che al mio romanzo ha dedicato una bella recensione:
http://marcopassarello.nova100.ilsole24ore.com/2014/10/27/le-avventure-del-nibbio-nebbioso-e-della-gatta-di-ghisa-2/
Ivo, senza polemica, eh, ma quando l'anormale diventa la norma, forse bisogna rivedere il proprio concetto di normale.
La sinistra che si comporta come destra è uno standard abbastanza diffuso, da Blair ai governi tedeschi; funziona, perché la sinistra può fare cose di destra senza scatenare guerre civili. E per qualche motivo anche la destra buffonesca non è così rara, pensa ai repubblicani americani con la dinastia Bush e ora in balia dei tea party, pensa a Sarkozy.
La fantascienza, ma non solo la fantascienza, direi i generi letterari si fondono e mescolano da anni e forse è una delle cose più interessanti. Magari a me personalmente non attirano molto le fusioni con l'horror, ma almeno si vedono cose nuove, dai.
S*
Ah, non sapevo che De Bona (anche se avrei dovuto intuirlo dal cognome) è un mio paesano.
A prescindere da come sarà il libro, bravo Glauco!
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