Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.

Questa lapidaria affermazione di Arthurc C. Clarke è la base del romanzo Pianeta stregato, scritto a quattro mani da Larry Niven e David Gerrold.

Quando un'astronave atterra sul pianeta dove abita il mago Shoogar le straordinarie capacità del suo pilota, lo scienziato Porpora, non lo stupiscono più di tanto.

Poteri così straordinari non possono essere dovuti ad altro che a una magia potente, molto potente.

Così il contatto assume i toni dello scontro, reso inevitabile dalle differenze culturali tra una società abituata alla razionalità e una plasmata da un ambiente dove non sembra esserci spazio per la logica.

E per quanto la fine del confronto sembri già scritta a favore della tecnologia le cose non sono così semplici, come imparerà a sue spese il povero scienziato.

Autori normalmente seri e dediti alla verosimiglianza tecnologica Niven e Gerrold in questo romanzo assumono, almeno nella prima parte, toni più leggeri e scherzosi, i dialoghi tra Porpora e Shoogar sono spesso surreali, inoltre gli autori sono divertiti a inserire nella storia diversi riferimenti a scritttori di fantascienza.

Per esempio il nome dello scienziato, in italiano purtroppo tradotto come Porpora, suona As-A-Mauve, mentre due dei numerosi Dei si chiamano Ouells e Virn.

Un romanzo in grado di mettere alla prova la vostra conoscenza della fantascienza, e forse anche la vostra fede nella scienza.

La quarta di copertina.

Quando la scialuppa della missione scientifica atterra sul pianeta dove vive Lant, il suo pilota (chiamiamolo Purple) non sospetta che i nativi lo scambieranno per uno stregone piovuto dal cielo, né che il locale sciamano tenterà di distruggere l’astronave dalla simbolica forma a uovo. Segue una piccola esplosione atomica e addio navetta: per sopravvivere, l’antropologo venuto da un altro mondo dovrà adattarsi a fare il mago presso una delle tribù, avendo come principale alleato il peloso Lant. Ma il suo obiettivo è un altro, tornare sul luogo dell’atterraggio e comunicare con l’astronave madre, in modo da poter essere salvato. Tra scienza e magia, anzi, ai confini di una scienza tanto avanzata da poter essere scambiata per stregoneria, torna il brillante romanzo scritto a quattro mani da Niven e Gerrold, veri “maghi” della moderna sf americana.

Gli autori.

DAVID GERROLD – LARRY NIVEN

Due tra i più noti esponenti della sf moderna, Niven (1938) ha cominciato a pubblicare fantascienza nel 1964, segnalandosi poi con il ciclo di Ringworld: I Burattinai (Ringworld, 1970), I costruttori di Ringworld (The Ringworld Engineers, 1979), Il trono di Ringworld (The Ringworld Throne, 1996, che “Urania” ha tradotto nel n. 1389) e The Ringworld’s Children che abbiamo presentato nel n. 1521 con il titolo I figli di Ringworld. Di David Gerrold (1944) è notissima la saga degli Chtorr: La guerra contro gli Chtorr (A Matter for Men, 1983), nel n. 1194; Il ritorno degli Chtorr (A Day for Damnation, 1984), n. 1218; Il giorno della vendetta (A Rage for Revenge, 1987), nn. 1244-1245 e L’anno del massacro (A Season for Slaughter, 1991), “Urania Argento” n. 7.

All’interno, il racconto “Materia prima” di Alessandro Forlani, vincitore del premio Stella Doppia 2013.

Pianeta stregato, di Larry Niven e David Gerrold, Mondadori Editore, collana Urania n. 1601, pag.  290, traduzione Maura Arduini, euro 4,90