Forse a un certo punto anche gli executive della ABC se ne renderanno conto: Lost è stato un caso unico e irripetibile, che univa una grande atmosfera a un insieme di misteri che hanno tenuto il pubblico in sospeso per sei anni come non accadeva, sempre sulla ABC, dai tempi di Twin Peaks. Senza contare il nome di JJ Abrams, che aveva già stregato il pubblico con la mitica Alias e il suo intricato mistero intorno alla figura di Rambaldi.
Ma quello che i pezzi grossi dell'emittente made in Disney sembrano non voler vedere è il distacco temporale tra i due telefilm (quasi venticinque anni), che è rappresentativo di quanto ci voglia per riuscire a ricreare quello che è di fatto un miracolo televisivo.
Nel frattempo, un altro telefilm a base di misteri morde la polvere e lo fa anche molto male: la ABC ha infatti cancellato Zero Hour, e dopo soli tre episodi, un evento inusuale per l'emittente, che di solito lascia esaurire almeno i tredici episodi previsti come tranche iniziale di un telefilm.
Non è servita la presenza (anche un filo ingombrante) di Anthony Edwards, per tutti ancora oggi il dottor Greene di E.R., non hanno fatto presa i misteri che la serie si proponeva di risolvere. La situazione era partita male fin dall'inizio: il primo episodio era stato visto da un totale di 6 milioni 380 mila persone, già di per sé non un gran numero, ma era nella fascia 18-49 anni che la situazione era già drammatica: 1.4 punti di rating per una emittente che al di sotto dei 1.9 cancella automaticamente un telefilm. Con il secondo episodio la situazione peggiorava: 5 milioni 320 mila spettatori e 1.1 di rating, mentre il terzo toccava il laconico 1.0 e 5 milioni di spettatori.
Così, l'emittente ha deciso di toglierla immediatamente dalla programmazione, mettendo al suo posto le repliche di Shark Tank, in attesa di sostituirle con Celebrity Wife Swap, alla faccia della programmazione di qualità. Zero Hour così entra nel club delle ambizioni mancate, insieme a Flashforward, The Event (sulla NBC ovviamente), Last Resort, 666 Park Avenue e molti altri che in questi ultimi anni hanno tentato di riconquistare il pubblico di Lost.
Il consiglio agli executive è uno solo: lasciate perdere, ci vorranno altri vent'anni prima del prossimo grande evento televisivo.
15 commenti
Aggiungi un commentonon condivido UNA parola di quello che hai scritto... probabilmente sono un beota e tu uno troppo colto
Quello che volete, ma questo non cambia la questione. E chi se ne frega se J.J. Abrams si è riavvicinato a una serie tv trash degli anni '70... C'è anche gente che apprezza "Una mamma per amica", e guai a dire che è una budellata che farebbe rivoltare lo stomaco a un militante ceceno...
PS: zipippi, probabilmente hai ragione
Be', contento tu. Se non interessa a te la discussione, figurati a me.
S*
Tanto per capire, quali sarebbero le serie di tuo gusto?
Come dicevano gli antichi Latini, "i gusti non si discutono", ma mi trovo a dover discutere come vengono espressi e con quali motivazioni; personalmente le mie valutazioni non sono mai razionali (questo è bello perché ha dei canoni precisi di esattezza scientifica o di bellezza estetica, nei panni di una bambolina o degli effetti speciali, o ancora per il realismo dei combattimenti, dato che sono cose che apprezzo particolarmente), ma puramente a pelle, di pancia, quindi irrazionali; spesso mi sono trovato a leggere commenti negativi (e validamente supportati da precisi, logici e razionali ragionamenti) di cose che a me avevano divertito; se fossi così colto (permettetemi, ma lo sono abbastanza) da dover fare una valutazione analitica e razionale, non sarei mai stato un fan accanito della fantascienza e dei fumetti (un pochino meno di questi ultimi, per motivi che nemmeno io capisco, li ho seguiti meno, ma adoro quasi tutto quello che ci stanno facendo vedere in questi ultimi anni, tratto dai fumetti: credo che c'entri molto l'effetto visivo...); eppure mi trovo, pur seguitando ad apprezzare certi film/telefilm, a notare alcune incongruenze o inesattezze: nulla canbia del piacere nel seguire la storia in questione; è come la famosa questione sulle opere di animazione/cartoni animati: "sono per bambini, ragazzini, ecc" e così via; eppure Magadascar, L'Era glaciale e altri, sono tra le cose più divertenti mai viste; oppure: "i fumetti dei supereroi sono banali, parlano del bene e del male in maniera troppo netta..." nulla di tutto ciò, o meglio, non solo, si va oltre; insomma, i gusti sono tanti, come le salse e se è pur vero che certe serie non sono state apprezzate come avrebbero potuto/dovuto, non può essere solo per eccesso di ignoranza di chi le abbandonate, ma anche per eccesso di scelta televisiva (basta una o due settimane in cui si sceglie altro, per tanti motivi diversi e il rateo cala, con rischi per la messa in onda) o perché se anche la storia poteva essere interessante, non viene raccontata bene (seconda parte della 1a stagione di Flashforward, poi ripresasi nella seconda stagione, ma era troppo tardi); non è mai semplice capire cosa è piaciuto o cosa no; è quindi inutile prendersela troppo se le serie non durano: c'è chi guarda i reality come se fossero l'Unica Verità Televisiva e hanno un successo straordinario...
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