È un marchio resistente al tempo, partito negli anni Ottanta dalle pagine di un fumetto per arrivare a conquistare praticamente qualsiasi altro medium, dalla tv ai videogiochi. Non c’è da stupirsi se le Tartarughe Ninja siano ancora sulla breccia.

La nuova serie animata va in onda da settembre 2012 su Nickelodeon, mentre i film hanno generato tutti buoni profitti, anche se a scendere dal primo e ineguagliato Teenage Mutant Ninja Turtles (oltre duecento milioni di dollari l’incasso, a fronte di un budget di soli 13 milioni), uscito nel 1990, quando le quattro tartarughe antropomorfe erano davvero sul picco dell'onda.

Il nuovo film Teenage Mutant Ninja Turtles, previsto per maggio 2014, proverà a tornare a quei fasti lontani. Sarà Michael Bay, regista dei vari e profittevoli Transformers, a occuparsi della produzione. Ed è notizia di questi giorni che Bay ci crede al punto da ingoiare il rospo, è proprio il caso di dire, e chiedere all'attrice Megan Fox di tornare all'ovile e interpretare April O'Neill, la giornalista amica dei quattro ninja verdi.

Fra i due vi erano stati screzi non indifferenti, tanto che l'attrice era stata accompagnata alla porta dopo i primi due episodi della serie. A far da paciere il regista designato, l'australiano Jonathan Liebesman (Non aprite quella porta – L’inizio, World Invasion, La furia dei Titani), che avrebbe convinto la Fox sulla solidità del progetto mostrandole alcune storyboard. Gli sceneggiatori sono Josh Appelbaum (Alias, Life on Mars), André Nemec (Alias), Art Marcum (Iron Man), Matt Holloway (Iron Man) e John Fusco (The Forbidden Kingdom), mentre il film in sé sarà un misto di computer grafica e scene con attori in carne e ossa (il casting per le quattro tartarughe è in corso in questi giorni).

Viene un po’ da chiedersi, in tutto ciò, se per caso il marchio non abbia un po' fatto il suo tempo e stia forse meglio nella programmazione di un canale dedicato, o se abbia ancora la forza per generare l'attenzione (e soprattutto gli incassi) di inizio anni Novanta. A Bay e alla "giornalista" Fox l'ardua sentenza, con Paramount in attesa di capire se l'investimento sarà di quelli buoni.