Che George Lucas, nel creare la saga di Guerre Stellari, si fosse "ispirato" a più fonti è cosa nota, anche se cercare di elencare (anche sommariamente) tutte le fonti necessiterebbe di un lungo articolo. L'elenco potrebbe però allungarsi di una nuova voce, perché il sito Blastr.com riporta (riprendendola dal blog Boingboing) la scoperta di un'ulteriore fonte di "ispirazione".

Questa volta non si tratta del progetto delle astronavi o dell'armatura di Darth Vader o di altre cose sottratte, ad esempio, al fumetto Valerian, ma della prima immagine in assoluto del film, l'apertura di tutti i film della saga, proprio dell'impatto dello spettatore con Star Wars. Si tratta dell'iconico: "Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana".

"A long time ago in a galaxy far, far away..." appare infatti ancor prima del titolo e poco prima del riassunto degli episodi precedenti (ovvero della situazione in cui si cala il film).

Se l'effetto di far scorrere il testo introduttivo facendolo allontanare era stato tratto direttamente da uno dei serial di Flash Gordon prodotti durante gli anni Trenta (fonte a cui Lucas ha attinto a piene mani), almeno era logico pensare che la frase fosse originale.

A quanto pare non è così, perché la scrittrice Virginia Postrel (Dynamist), durante delle ricerche, si è imbattuta in una pubblicità a pagina intera apparsa sul numero dell'agosto 1974 (Star Wars, ricordiamo, è uscito nel 1977). Si tratta della reclame di un tipo di tessuto simile alla seta e definito così futuristico da arrivare dal ventunesimo secolo (anche se magari è stato usato a lungo soprattutto negli anni della disco) e dal lontano pianeta Quazoom (nome da tipico cartone di quegli anni, si potrebbe aggiungere).

Resta il fatto che il testo: "Far far away, in a distant galaxy" su sfondo scuro ha una tremenda rassomiglianza con l'apertura del film. Coincidenza? Ulteriore fonte comune? Viaggiatori nel tempo che si divertono a cambiare il passato inserendo elementi del futuro? Lucas leggeva Vogue avidamente?