Sono passati pochi giorni dalla (ipotetica) rivelazione fatta dall'attore Karl Urban (che presto vedremo anche come nuovo Dredd), secondo cui l'attore inglese Benedict Cumberbatch avrebbe intepretato uno cattivo particolare.
Per chi non volesse comunque saperlo, sappiate che quanto segue potrebbe o non potrebbe essere uno spoiler: secondo Urban, il cattivo del secondo capitolo di Star Trek made in JJ Abrams sarebbe un ufficiale della federazione, Gary Mitchell, che avrebbe poteri degni di un semidio.
Poco tempo dopo però, lo stesso attore decide di smentire le sue stesse parole, dicendo che "Avevo appena fatto un volo di 22 ore dalla Nuova Zelanda, sono letteralmente atterrato nell'intervista."
Per poi aggiungere cripticamente che al Comic-Con avremmo potuto vedere un video esclusivo relativo al film.
A questo punto il sito Trekmovie decide di andare alla fonte e intervista Roberto Orci, sia sceneggiatore che produttore esecutivo del film, per cercare di fare chiarezza.
Innanzitutto, il paradosso: due settimane fa lo stesso Orci aveva dichiarato in una intervista radiofonica che il cattivo del film non sarebbe stato Gary Mitchell, ma la settimana dopo Urban aveva detto il contrario.
Con non poca ironia, Orci ha risposto "quando ho fatto quell'intervista alla radio avevo appena finito 22 ore di interviste ed ero appena arrivato dalla Nuova Zelanda."
Poi però aggiunge "Posso dirvi che io non mento mai, mentre Karl ha testato su sè stesso tutti quegli hypospray di scena!" per poi mettersi a ridere.
Nel caso non lo sapeste, l'hypospray è quello strumento medico futuristico visto nelle serie tv di Star Trek, con la quale i medici di bordo praticavano le più svariate iniezioni. Un pò come dire che Urban era strafatto in pratica.
Ma allora fino a quando pensano di tenere segreta l'identità del cattivo?
"Fin quando ci riusciamo, perchè crediamo che una parte importante del mondo di Star Trek è che la storia cambia. Non è solo lo spettacolo, le esplosioni o le battaglie, ma è il plot che fa la differenza."
Ecco qual'è la parte fondamentale di ciò che stanno facendo: "È per questo che siamo così protettivi nei confronti della trama e dei personaggi di questa saga. In altre può non essere così, ma in questo caso vogliamo preservare l'esperienza di non sapere cosa il pubblico andrà a vedere. Ci riusciremo? Probabilmente no, ma vale la pena tentare."
Trekmovie chiede poi a Orci di portare avanti il gioco fatto durante la suddetta intervista radiofonica, in questo caso, elencando i nomi delle guest star del prossimo film mentre lui doveva solo dire se si tratta di personaggi canonici o nuovi.
Ecco il botta e risposta (i nomi sono quelli degli attori):
Alice Eve: personaggio canonico
Noel Clarke: nuovo
Nanzeen Contractor (che interpreta la moglie di Clarke): nuovo
Peter Weller: nuovo
Joseph Gatt: nuovo
E poi ovviamente l'uomo intorno a cui gira tutta la storia:
Benedict Cumberbatch: personaggio canonico
Orci poi ha raccontato lo stato della post-produzione: "Abbiamo due bravissimi montatori che lavorano simultaneamente con JJ Abrams, perchè non vogliamo montare il film tutto di fila: prima costruiamo una sequenza, vediamo come inizia e come finisce. Quando ci rendiamo conto che i singoli moduli funzionano, procediamo ad assemblarli."
Lo stesso vale per la colonna sonora e gli effetti sonori: "Entreranno in scena solo dopo. Non vogliamo che si mettano al lavoro su parti che poi nemmeno useremo. Ma la ILM (se arrivate da un altro pianeta, sta per Industrial Light & Magic, di proprietà di un tale di nome George Lucas) lavora a stretto contatto su ogni sequenza che viene realizzata."
Infine, gli viene chiesto quanto siano reali le voci di un possibile ritorno in tv della saga: "Sono quasi reali. Le parti interessate non si sono sedute insieme in una stanza a discuterne, ma hanno mandato messaggi tramite intermediari. Il fatto è che un film di successo non stabilisce un trend, ma due film possono farlo. E d'altro canto c'è anche il dubbio di saturare il pubblico e farlo stancare invece di aumentare il desiderio di ancora più Star Trek."
Orci conferma poi che il primo trailer arriverà questo inverno, mentre alla domanda su quanto ci sia di vero sull'affermazione di Urban che avrebbe portato al Comic-Con un filmato esclusivo sul film, Orci risponde che gli piacerebbe vederlo.
Ed eccolo qui sotto, così come l'attore l'ha presentato al pubblico, godetevelo fino all'ultima inquadratura:
Benedict Cumberbatch in Star Wars, sì o no?
Dopo essere stato Khan in Star Trek: Into Darkness, per l'attore inglese sembrerebbe vicino l'annuncio della...
Alessandro Murè, 10/09/2013
Star Trek Into Darkness: un viaggio nel lato oscuro della Federazione
Secondo film per J.J. Abrams per l'universo creato da Gene Rodenberry. Come sempre effetti speciali e azione sono...
Emanuele Manco, 25/06/2013
Into Darkness - Star Trek
Tra tradizione e rinnovamento, il dodicesimo film di Star Trek accontenta da una parte ma (probabilmente)...
Luca Morandi, 14/06/2013
11 commenti
Aggiungi un commentoMa per carità... è troppo triste vedere rimacinare una storia già digerita. Come sempre, i produttori "ollivudiani", anziché prop-Orci qualcosa di nuovo, ci riscaldano la minestra con qualche nuova trovata para-narrativa, rendendo il mondo variegato e potenzialmente sterminato come quello di Star Trek un mondo statico, nella infinita e noiosa guerra tra umani, klingon e romulani... Che noia, che barba, che noia, che barba... La Galassia non inizia e finisce tra il quadrante Alfa e il quadrante Beta.
Se conoscete già la storia, perché non ci rivelate qualcosa voi?
Star Trek è Star Trek e non lo sarebbe senza la "noiosa guerra tra umani, klingon e romulani" o senza il teletrasporto che funziona a singhiozzo o i blitz contro cattivissimi alieni fatti in pigiama.....
Del resto la serie ha cercato anche il rinnovamento, nel tentativo di ritrovare il "Sense of wonder" che dovrebbe sempre accompagnare un viaggio per "esplorare strani nuovi mondi". A volte il rinnovamento a portato a qualcosa di buono, altre volte si è dovuti tornare indietro verso spiaggie più conosciute, altre volta ancora la necessità di non stravolgere le peculiarità della serie, applicando la morale trekkiana a situazioni assolutamente eccezionali, ha rasentato il ridicolo (non chiedetemi esempi, che altrimenti non la faccio più finita = ). Di questo nuovo corso targato Abrams/Orci non sono molto soddisfatto, ma temo che il motivo non stia tanto nel valore assoluto della nuova storia raccontata, quanto nelle mie personali aspettative mancate. Che dire infine: spero che questo secondo film abbia successo, che se ne faccia un terzo e che una nuova serie trekkiana possa prendere vita; sarà per me come ritornare nella città natia e trovarla trasformata, "aliena", perchè il tempo passa e le cose cambiano più velocemente di quanto la nostalgia della giovinezza possa sopportare.
MiaPiccolina, io non conosco la storia, ma sappiamo bene che non ci sarà nulla di nuovo, se non la solita lotta tra il cattivo (che peraltro si sospetta sia qualcuno già visto nella TOS).
Gentile Fabioli, la questione della guerra tra romulani, klingon e umani, magari aggiungendoci pure i cardassiani, è noiosa finché la galassia Star Trek si limita a questo.
La verità è che il reboot in una dimensione alternativa non ha nulla a che vedere con il fascino di Star Trek, ma ha a che vedere con i lucrosi affari della major cinematografica, che non vuole rischiare flop e dunque va sul sicuro, riproponendo una storyline che sebbene leggermente "alternativa" rispetto a quella classica, comunque non se ne discosta così tanto.
Eppure Star Trek è nato per l'esplorazione di nuovi mondi, nuove civiltà, nuove tecnologie, nuovi modi di esistenza, per essere, in altre parole, un progetto di pionerismo galattico. Dimmi, che pionierismo c'è in una guerra dove in un modo o nell'altro gli umani - pardon la Federazione - vincono sempre e fanno trionfare il buonismo stucchevole della Prima Direttiva?
Sai, qualche mesetto fa mi sono rivisto Star Trek Voyager. Con occhio da fan, ritengo la serie la più innovativa dopo la serie classica, ma con occhio più critico, sebbene STV cerchi di recuperare il "sense of wonder" della TOS, pecca comunque dei vizi genetici delle altre serie, precedenti a Enterprise (sulla quale non mi pronuncio). Ma è certo che VOY fu un'ottima idea nel concept, un modo per espandere l'universo narrativo di Star Trek e ampliarlo.
E invece? Invece chiamano Abrams e gli rifanno fare l'inizio della serie classica. Si critica tantissimo Lucas che sta spremendo come un limone Star Wars, e poi anche il mondo trek cade nella stessa fallace condotta.
Per carità, rinverdire la serie classica può anche avere il suo lato affascinante, ma a dieci anni di distanza dalla fine dell'ultima serie originale di Star Trek (ripeto, Enterprise è un caso a parte), io credo che per il trekkiani sarebbe stato molto più interessante vedere cosa ha fruttato l'incursione della Voyager nel quadrante Delta, e quale sia la situazione nel quadrante Gamma. Non credi?
@Martino Martinelli
Se tu vuoi vedere il reboot solo nell'ottica di uno sfruttamento commerciale di Star Trek sei liberissimo di farlo. Ma sappi che la stessa serie Voyager è figlia di questa ingordigia monetaria che tu accusi solo all'operazione di reboot.
Voyager è il secondo spin off di TNG, è lo hanno fatto proprio per continuare a sfruttare quell'universo che, all'epoca, sembrava offrire le migliori aspettative di incasso monetario.
Si sono inventati la nave che si perde nel cosmo giusto per non dire che stavano rifacendo la nave che esplora il cosmo, ma tenendosi buoni tutti quegli elementi che i fans tanto amavano di TNG e di DS9. Che cosa ha mai proprosto di veramente nuovo VOY? I Kazon? Ma per piacere!
Tra l'altro la Voyager tutto sembra tranne che una nave che si è perduta. Nessuno dell'equipaggio che sembra preoccuparsi del fatto che quasi sicuramente non torneranno vivi a casa, nessuna tensione, si comportano allegramente come se stessero facendo una gita fuori porta.
Hanno voluto ricreare l'atmosfera di TNG senza ammettere che ne stavano facendo una specie di remake.
Se tutto questo tu lo chiami pionerismo, io lo chiamo battere il ferro finché è caldo. E l'hanno battuto il ferro, l'hanno fatto così tanto che alla fine non sapevano più cosa raccontarci. Hanno sfruttato fino all'osso i Borg ed il ponte ologrammi.
Il reboot è anche figlio delle sfruttamento (monetario) che si è fatto dell'universo di TNG precedentemente.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID