Ed Egli maledisse lo scandalo
Ed Egli maledisse lo scandalo
Il “tema internazionale” si rivela anche in Farmer, uscito su Galaxy (1961), storia di un inizio di insediamenti umani nel deserto africano, tentativo di ridare vigore economico e culturale a un mondo paralizzato dall’inerzia.[7] C’è molta ingenuità, qui e negli altri racconti dello stesso scenario: il Sahara, in fondo, non è che l’ennesima versione della Frontiera americana. Nondimeno, è della speranza in un futuro diverso e migliore che Reynolds continua a parlare. E i successivi romanzi di ambientazione africana, Black Man’s Burden e Border, Breed nor Birth (1961-62), pur datati, presentano la premonitrice visione di un futuro post-coloniale. Un altro gruppo di romanzi, solitamente ampliamenti di storie uscite su Analog, presenta le avventure della “Sezione G” dell’“Organizzazione dei Pianeti Uniti”, i cui agenti si dedicano a promuovere lo sviluppo economico di pianeti sperduti. Di questa lunga serie, da noi è giunto probabilmente – con un titolo peggio che vergognoso – il romanzo migliore, il terzo, The Rival Rigelians (1967), con un ironico esperimento che mette a confronto il modello americano e quello sovietico.[8] Questa benevola federazione interplanetaria, forse, fu la miglior credenziale perché a Reynolds toccasse l’incarico di scrivere il primissimo romanzo ambientato nell’universo di Star Trek, uscito mentre la serie era ancora in produzione. Mission to Horatius (1968) è un juvenile che cade nel dimenticatoio: stavolta, Reynolds era giunto troppo presto. Un po’ del suo ottimismo radical stava trovando nuove incarnazioni. Insieme a commediole di poco peso come Amazon Planet (1966) e a distopie scarsamente originali come The Cosmic Eye (1969), Reynolds continua a provare strade nuove. In The Computer Conspiracy (1968), intorno a una trama da thriller si dipana uno scenario in cui la Guerra fredda si è sfrangiata con l’emergere di nuovi potentati geopolitici, e in cui il Welfare State – con l’istituzione del reddito minimo garantito – ha portato negli Usa al diffondersi dell’informatizzazione (fino al telefono portatile); ma il sistema centralizzato di gestione dei dati crea nuove forme di vulnerabilità: il più anticipatore dei suoi romanzi, scrive Catani.[9]