Atteso da tempo da milioni di lettori arriva finalmente un altro romanzo, l’ultimo purtroppo, che narra le altre avventure di Ayla, la ragazza che vive in un mondo primordiale, orfana allevata da una tribù di cro-magnon. nelle librerie La terra delle caverne dipinte (The Land of Painted Caves, 2011) della scrittrice Jean Marie Auel. Il romanzo, non appena pubblicato, è balzato subito in testa alle varie classifiche sia in Usa che in Uk, non per nulla i precedenti titoli avevano venduto ben quarantacinque milioni di copie in tutto il mondo.

La saga comprende i titoli: Ayla figlia della Terra, La valle dei cavalli, Gli eletti di Mut, Le pianure del passaggio e Focolari di pietra, tutti pubblicati dalla Longanesi e disponibili anche in edizione TEA. È quasi impossibile riassumere le avventure di Ayla, una donna Cro-Magnon che, rimasta orfana, viene salvata da Iza, donna-medicina del Clan dell'Orso delle Caverne. Viene da lei allevata con amore, ma Iza appartiene a un piccolo clan di Neanderthal.

La bimba, diventata una giovinetta, è troppo diversa dal resto dei componenti della tribù. Diversa sia fisicamente che come modo di pensare, così alla morte di Iza viene emarginata e alla fine scacciata. Ayla si trova ad affrontare da sola un mondo ostile e pericoloso. Notevole l'abilità descrittiva con cui la autrice ricostruisce flora, fauna e anche lo stesso modo di vivere degli esseri umani nell’Europa di migliaia di anni fa.

Altre avventure sono poi narrate nei volumi successivi. Ayla è una donna diversa, è la prescelta dal destino e nel suo sangue scorre il futuro dell'umanità. Riuscirà a sopravvivere, sarà lei ad allevare un Lupo che diverrà un suo fedele amico insieme a un cavallo, conoscerà un uomo della sua razza e insieme faranno un lunghissimo viaggio attraversando l’intera Europa per arrivare alla tribù del suo uomo, l’amato Giondalar.

Un brano dal testo. «Ecco la Roccia dell’Immagine Riflessa», disse Giondalar. «Volevi fermarti al Torrione Sud della Ventinovesima Caverna, Zelandonai?»

La piccola e variegata comitiva si fermò sulla sponda del Fiume e alzò lo sguardo verso la maestosa parete di calcare scandita in cinque livelli, che in certi punti diventavano sei. Come gran parte delle pareti rocciose nella regione, anche quella mostrava lunghe striature verticali di manganese nero che le conferivano un aspetto particolare. Notarono un certo movimento sulle terrazze: c’era gente che li stava osservando, ma che, a quanto pareva, non voleva essere vista. Ayla rammentò che diversi membri di quella Caverna, tra cui il capo, manifestavano apprensione alla presenza dei cavalli e di Lupo. Avrebbe preferito fermarsi altrove.

«Sarà rimasto qualcuno che non è andato al Raduno d’Estate», osservò, «ma abbiamo già visitato la caverna l’anno scorso, mentre non siamo riusciti a fermarci alla Quinta. Secondo me dovremmo proseguire.» 

L'autrice. Jean M. Auel, nata a Chicago nel 1936, ha studiato all'università di Portland antropologia, archeologia e paleontologia. Grazie alle sue vaste e approfondite conoscenze, ha dato vita ai romanzi della saga I figli della Terra, che sono stati tradotti in diciotto lingue e hanno dato modo a milioni di persone di rivivere l'atmosfera e le sensazioni degli uomini e delle donne dell'Età della pietra. 

La quarta di copertina. Dopo aver conosciuto Giondalar durante il suo lungo viaggio, Ayla è diventata madre della vivace Gionayla e parte integrante della Nona Caverna degli Zelandoni, il popolo a cui appartiene il suo compagno. Le sue strabilianti capacità nel comandare i cavalli e il fedele Lupo, oltre che nell’utilizzare le erbe medicinali, le hanno addirittura guadagnato il ruolo di accolita della sciamana di più alto rango in seno alla comunità. Ma il cammino iniziatico di Ayla verso la «chiamata» comporta tutta una serie di faticose rinunce, finendo per attirare il risentimento di alcuni elementi del gruppo, che non vedono di buon occhio l’affermazione sociale di quella che rimane pur sempre una forestiera.

E quando il suo percorso di apprendistato la porterà a mettere in gioco proprio ciò che ha di più caro, Ayla riceverà dalla Grande Madre Terra un dono di conoscenza in grado di modificare profondamente il futuro della sua gente e dell’intero genere umano. Un dono che per lei comporterà un prezzo da pagare.

Jean M. Auel, La terra delle caverne dipinte (The Land of Painted Caves, 2011)

Traduzione S. Gramaglia, E. Malanga, V. Marconi, S. Terziani

Longanesi, collana La Gaja Scienza 1034, pagg. 773, euro 19,90