Kiefer Sutherland torna a casa, sulla Fox, ma come dice lui per primo, il suo nuovo personaggio non potrebbe essere più diverso dal suo eroe per antonomasia, Jack Bauer.

Durante la presentazione alla critica americana del pilot di Touch, il duo Sutherland/Kring ci ha tenuto più volte a sottolineare le differenze tra i loro lavori precedenti, ovvero 24 e Heroes.

Malgrado la premessa del telefilm sia un bambino autistico con la capacità di prevedere disastri, per Kring Touch è prima di tutto un telefilm spirituale, mentre Sutherland dice che, si ci sono dei riferimenti all'11 settembre e a minacce terroristiche, ma il telefilm non potrebbe essere più lontano da 24.

Nel telefilm, il protagonista è Martin Bohm (Sutherland) un padre vedovo che combatte ogni giorno la sua battaglia per comunicare con il figlio undicenne, Jake, che vive con una forte forma di autismo. Così forte che di fatto gl impedisce di parlare e lo porta ad evitare qualsiasi contatto fisico, compreso quello col padre.

Ma nel primo episodio accadde una cosa particolare: Jake sviluppa un'ossessione per il numero 318, un numero che misteriosamente coinvolge persone diverse in punti diversi del mondo.

Tutto comincia con un litigio tra Martin e un uomo (Titus Welliver, ovvero l'uomo in nero di Lost), che sta usando un telefono a pagamento di cui Martin ha bisogno, esattamente alle 3:18, ma subito dopo avviene un incidente automobilistico e l'uomo si ritrova a poter salvare dei bambini da un autobus coinvolto nello scontro. Nello stesso momento, un cellulare smarrito da un inglese collega un ragazzo in Iraq e un aspirante cantante irlandese.

La reazione iniziale del pubblico che ha assistito alla proiezione del pilot è stata l'impossibilità di capire dove i vari tasselli narrativi potessero andare a parare, ma mentre l'episodio costruiva il suo gran finale, toccava la corda di una sorta di unione globale, che non si vedeva dai tempi di Heroes.

Per spiegare l'ispirazione che ha dato vita al progetto, Sutherland ha detto "sia io che Tim ci siamo resi conto che una delle cose mancava in televisione era una storia che fosse sfacciatamente emotiva."

Il pilot ovviamente fa nascere la domanda su come sia nato il collegamento tra Jake e il numero 318 e come possa vedere collegamenti che nessun altro può lontanamente immaginare.

Ma i due ci tengono a sottolineare più volte il fatto che mentre ci sarà ovviamente un arco narrativo più ampio, l'aspetto preponderante sarà quello procedurale autoconclusivo:

Ogni episodio avrà un inizio, un proseguimento e una fine, che daranno la sensazione di una struttura a episodi. "nel frattempo padre e figlio seguiranno le briciole di pane che costituiscono gli indizi per l'arco narrativo principale", dice Kring.

E riguardo alla somiglianza dei poteri di Jake con quanto visto in Heroes, l'autore spiega "probabilmente avevamo qualche personaggio che aveva abilità simili, ma nel suo caso si tratta di qualcosa di più mistico e spirituale."

Anche l'esplorazione dell'autismo sarà basata su dati scientifici, un aspetto che Kring tiene a seguire al meglio in quanto padre di un bambino che si trova nella stessa condizione.

Infatti, dice Sutherland che "Tim ci tiene a essere realistico al riguardo, non ci inventeremo niente, ma ci baseremo su dati medici reali."

Infatti, la vera star e la persona con il compito più difficile è il giovane attore David Mazouz che interpreta Jake e deve affrontare la sfida di un personaggio che non parla mai. Al riguardo David dice "io non credo che Jake abbia bisogno di parlare. Lui si esprime attraverso suo padre e i numeri."

Secondo il produttore Francis Lawrence "David ha lavorato a lungo sulla postura, i gesti, le movenze del personaggio".

Insieme ai due protagonisti, compaiono altri due personaggi: la bellissima Gugu Mbatha-Raw (vista nello sfortunato Undercovers), che interpreta l'assistente sociale incaricata di seguire la situazione di Jake; il bravissimo Danny Glover (ormai stranoto per gli Arma Letale), che interpreta un professore convinto che l'autismo non sia una disabilità, bensì sia la manifestazione di sensi supersviluppati.

"il personaggio di Glover è interessante" dice Sutherland "secondo lui è stata fatta una diagnosi sbagliata su queste persone, che hanno in realtà una forma di comunicazione avanzata rispetto alla nostra, ma siccome non siamo in grado di capirla l'abbiamo diagnosticata nell'unico modo che conosciamo."

Touch avrà una premier il 25 gennaio, ma la regolare messa in onda comincerà il 19 marzo, se volete scoprire il trailer, lo trovate nelle risorse di rete.