Che sia perché si diverte a parlare della sua serie o perché l'emittente Usa Starz vuole dare la più ampia rilevanza all'arrivo di Torchwood in veste americana, resta il fatto che Russell T. Davies sta letteralmente spoilerando la storia della prossima stagione con un entusiasmo contagioso. Ergo, come ben sapete, se volete rimanere all'oscuro, non andate oltre.

Questa volta l'intervista arriva da AOL, con cui lo sceneggiatore ha condiviso altri dettagli relativi a Miracle Day. La buona notizia è che non dovete per forza avere visto Children of Earth, la miniserie precedente: Miracle Day ha un cast quasi del tutto nuovo, a parte ovviamente Jack e Gwen, è ambientata in mezzo mondo e soprattutto, riparte con il team Torchwood smantellato.

"Il problema era che erano diventati inarrestabili," dice Davies. "Ogni problema veniva risolto solo grazie alla forza di Torchwood. Così, ai tempi di Children of Earth, abbiamo preso la decisione di far saltare in aria la loro base e togliere loro ogni potere." Per cui adesso "tutti i giocattoli a loro disposizione sono andati, così come il supporto di cui disponevano. Sono topi di strada, fuori dai radar, contro la legge, contro l'establishment, il sistema, ma hanno ragione. È questo che li rende grandi".

Quando Davies aveva ideato Children of Earth, il suo piano era "rilanciare completamente il telefilm, creare una versione diversa di Torchwood. Alcuni fans lo hanno trovato difficile da digerire, ma abbiano anche triplicato il pubblico. Siamo usciti dalla nicchia, una nicchia che amavamo e in cui ci trovavamo molto bene." Il messaggio era diventato "guardate, la fantascienza non è più quella cosa relegata su quel piccolo canale a quella certa ora, è per tutti".

Quando inizia la nuova stagione, Jack e Gwen sono in posti molto diversi: "Non si vedevano da molto tempo ma le circostanze li fanno riunire. Che questa sia una cosa buona o cattiva rimane ancora da vedere. Gli altri personaggi sono agenti CIA, ma sono loro due ad avere visto quante cose strane ci sono là fuori, il che li mette in vantaggio quando un evento fantastico sconvolge il mondo".

Ma qui finiscono le buone notizie: "Non hanno più alcun potere. Torchwood, come agenzia governativa, non esiste più. Questo è il motivo per cui servono Rex e Esther (l'agente CIA e l'analista dati). Poi c'è la dottoressa Juarez, perché c'è un enigma medico al centro di tutto. Insieme formano una strana alleanza che ha tutto quello che serve per affrontare il problema".

Avere un cast del tutto nuovo è stato "eccitante, è il motivo per cui l'ho fatto. Non è un reboot, è una continuazione delle tre stagioni precedenti. Questa storia comincia qualche mese dopo la stagione precedente, e farlo è stata una gioia. Questo è il motivo per cui ho ucciso tutti e ho mandato Jack nello spazio. Poteva finire così, ma se fosse tornato, sarebbe stato un nuovo inizio e io spero di attirare nuovi spettatori".

Ma le cose sono molto cambiate per Jack (vi abbiamo parlato degli spoiler vero?): "Lui è letteralmente, fisicamente diverso. È mortale. Tutti sono immortali, lui invece è diventato mortale. È il più grosso cambiamento operato nel telefilm e ci ha dato la possibilità di dare uno sguardo approfondito nel mondo di Jack. Dopotutto, hai un grande cast, dei grandi sceneggiatori, perché scrivere sempre le stesse cose?".

Quindi Jack rischia di morire? "Non posso dirlo, ma i rischi sono alti. Del resto è impossibile confermare che sia mortale senza ucciderlo, e questo è interessante. Possono derivarne situazioni intelligenti." E il team sa che lui può morire? "Questo è ciò che verrà svelato nello svolgimento della storia. Sono piccoli dettagli, ben tessuti al suo interno."

Ma dovremo aspettare l'8 luglio per scoprirli tutti.