Il prossimo giugno arriverà in libreria Odissea marziana, il romanzo di Stanley Weinbaum, che, nel 1934, fece con gli alieni quello che stava facendo Asimov con i robot: superare il cliché del cattivo invasore derivato dalla Guerra dei mondi di Wells e cominciare a investigare in profondità il concetto di alienità.
Settantasette anni dopo siamo tornati al punto di partenza. Dopo la galassia multispecie di Star Wars, dopo ET, dopo decenni di prima direttiva di Star Trek, dopo District 9, ci ritroviamo alieni cattivi che ci invadono da ogni parte: ben due colossal fracassoni quest'anno nelle sale, dopo Skyline ora arriva World Invasion (originariamente titolo dell'eventuale saga, in italiano perde il titolo dell'episodio Battle: Los Angeles). I pareri fin'ora raccolti lo danno come meno imbarazzante di Skyline, ma altrettanto vuoto di contenuti, per quanto spettacolare e divertente.
Su IMDB dopo circa 25000 voti ha raggiunto al pelo la sufficienza (6,1; Skyline si è fermato a 4,5).
Diretto da Jonathan Liebesman, regista quasi esordiente con alle spalle il remake di Non aprite quella porta, scritto dall'altrettanto inesperto Christopher Bertolini, vede nel cast alcuni veterani del genere, come Aaron Eckhart (Due Facce in Dark Knight), Michelle Rodriguez (Lost, Avatar) e Bridget Moynahan (Susan Calvin in Io, Robot).
World Invasion è nelle sale italiane da oggi. E noi andremo certamente a vederlo prima possibile.
26 commenti
Aggiungi un commentoIo non soffro di antiamericanismo, per cui non faccio considerazioni sui marines, sulla propaganda ed altre cose simili; non le farei neanche se al posto dei marines ci fosse stato l'esercito russo o i bersaglieri italiani o qualsiasi altro esercito. Ho visto il film e ho considerato che è totalmente differente dagli altri film sulle invasioni da altri mondi perché pone lo scontro con gli alieni dal punto di vista dello scontro sul territorio, dove, generalmente, le forze terrestri sono quelle che "vivono" in maniera più sofferente la guerra, perché vedono più da vicino le distruzioni e il nemico; di scontri aero-spaziali con gli alieni se ne sono già visti troppi. Ho cercato di immedesimarmi nei militari (non marines o bersaglieri o legionari) e in ciò che potrebbero provare nel dover affrontare “soldati” che non appartengono a questa terra e, malgrado i dialoghi sicuramente non eccezionali, mi è piaciuto molto quello scambio di battute tra due i marines che si chiedono l’un l’altro se anche “loro” hanno paura o sono spaventati; anche per questo, credo, il film è “diverso”, perché parla poco degli alieni e molto dei soldati.
Per questo sembra anche banale la scelta della motivazione come pretesto per l’invasione: l’acqua. Pensate un po’: sullo Shuttle, l’acqua la si produce riciclando l’urina, e gli alieni si scomodano nel venire da noi…forse loro non fanno la pipì…! Se poi la loro biologia non fosse fondata sull’acqua, che se ne farebbero?
Per il resto, concordo sul fatto che la trama non è un granché, ma in questi film è quasi una certezza il fatto che la facciano da padrone soprattutto gli effetti speciali e le scenografie; se si vuole riflettere, bisogna considerare la situazione che viene rappresentata, non di certo la battuta di qualche protagonista, in altre parole, riflettere sul “se succedesse davvero, come sarebbe…cosa succederebbe?”. Senza paraocchi, però, e senza i filtri delle ideologie personali e dei pregiudizi. A me prende molto il contesto, la situazione nell’insieme; se poi voglio altri tipi di riflessioni, cerco “Solaris”, “Odissea nello Spazio”, ecc… (anche “Ultimatum alla Terra”, secondo me ottimo, ricco di spunti, e…non mi dite che ci sono pure lì i marines!)
Aggiungo che, forse, le critiche severe derivano dal fatto che non si possono presentare film sulle invasioni aliene in maniera seriale, altrimenti il genere è inflazionato e tutto, giustamente, sembra fotocopiato e ripetitivo.
Infine, di certo il film sembra più un film di guerra perché ci sono loro, i marines, e ormai siamo abituati più che altro a vederli nei telegiornali, ripresi in Afghanistan o in Iraq…e poi i filtri delle ideologie personali e dei pregiudizi fanno il resto…ma nel film è normale che i soldati stiano combattendo, perché gli alieni fanno la parte degli invasori, non dei visitatori. Ed è più realistico, e più vicino a noi, e colpisce di più guardare un combattimento terrestre (perché ne siamo pieni di immagini dall’Afghanistan o dall’Iraq) che un combattimento aereo o spaziale.
E poi, che ci volete fare se sono sempre gli americani a fare ‘sti film? Comunque, sono sicuro che se qualche regista italiano dovesse realizzare un attacco alieno al Colosseo salterebbero mille considerazioni anche sull’esercito, sui pompieri, ecc.; è sempre questione di filtri personali e paraocchi!
Hai centrato uno dei problemi fondamentali del film: vediti "Black hawk down", vediti di nuovo World Invasion e poi trova le differenze.
Quella non è un invasione aliena, è soltanto un'altra giornata di guerra in Iraq. Solo che al posto dei guerriglieri ci sono "alieni" con armi "leggermente superiori" a quelle umane.
E qua veniamo al secondo problema. Tu, alieno che hai sfidato le profondità cosmiche e le leggi della fisica per attaccarci, che fai? ti porti dietro una flotta di droni ciechi, quattro fucili a granate e un esercito d'incopetenti? :
Non dico che sparare dallo spazio raggi della morte sarebbe stata un idea o, che so, lanciare qualche altra ultra-qualcosa avrebbe risolto il problema, ma... che diavolo di armi sono i fucili a granate? il mini-quadropode scoperto che ha la stessa versatilità di un carrello della spesa pieno? Il drone attratto dalle comunicazioni che non vede a un palmo dal naso (cos'è, si seccavano a metterci dentro un'altro sensore?) ?
Lasciamo perdere poi la questione dell'acqua, a parte il fatto che se avessero avuto gli strumenti per portarsela via (
) sarebbero benissimo potuti andare in mezzo a una qualsiasi distesa del Pacifico, starci una settimana e distruggere a tal punto l'ecosistema terrestre da rendere impossibile la vita.
....Sempre ammesso che l'acqua sulla Terra sia un buon pretesto (perchè, ovviamente, soltanto noi abbiamo l'acqua nell'intera galassia)
In conclusione a quanto è già stato detto e ridetto, vorrei spezzare una lancia a favore di Skyline che, per quanto carente in cast e sceneggiatura, ha, di contro a World Invasion, un'ottima idea d'invasione.
Sempre di più le motivazioni delle invasioni della terra sembrano dei McGruffin.
Sono solo uno scontro spettacolare tra umani ed extraterrestri.
Un film diverso sarebbe quello che fa vedere anche le ragioni e le motivazioni degli invasori.
Palomino.
Sono ad esempio questi:
http://it.wikipedia.org/wiki/XM25
Rispetto ai lanciagranate "classici" che sparano un proiettile più grande e pesante, questi sparano mini-granate e li si usa quasi come fossero un fucile.
Probabilmente era così perchè il rapporto risorse/efficacia per loro era accettabile.
E' come con gli UAV, dove un aereo pilotato che fa lo stesso lavoro sarebbe più versatile, porterebbe più carico utile, ecc. ecc.
Ma alla fine un UAV costa meno ed è più "spendibile".
Visto che in una zona di guerra "senza civili" qualsiasi cosa che trasmette e non ha un transponder "amico" è un bersaglio mi sembra un approccio sensato da parte di alieni che considerano ogni terrestre un nemico.
Invece di usare un drone più costoso che riconosca i nemici anche per forma ecc. ecc. dal loro punto di vista la soluzione più semplice per roba da usare in quantità era quella.
Una volta che il nemico non ha più modo di comunicare e coordinarsi poi diventerà un bersaglio facile per quello che arriverà dopo.
Quella era una giustificazione "semplice" per il pubblico.
Ci si potrebbero costruire motivazioni più elaborare e profonde riducibili a "vogliono la nostra acqua".
Da "vogliono la nostra acqua" a "vogliono i nostri corpi o le nostre menti per farci chissàcosa?".
La questione è presto detta, poco fa parlavi di prezzo, uso, rapporto risorse/efficacia... be' lo stesso discorso si può fare con Skyline (solo che in Skyline il motivo è un po' più originale e intrigante): gli alieni hanno scoperto che costa meno prelevare agli organismi pensanti il sistema nervoso per impiantarlo nei loro corpi prefabbricati piuttosto che costruirsi dei sistemi nervosi artificiali funzionanti e creativi.
Quindi hanno viaggiato fin qui (magari il pianeta con forme di vita intelligente più vicino) per reclutare nuovi soldati a basso prezzo.
Non si sono persi in tattiche idiote, hanno preso quello che volevano prendere e hanno dimostrato che fermarli era inutile: un'invasione aliena come si deve.
PS: spezzo una seconda lancia a favore di Skyline.
Una controffensiva umana così intelligente non si era mai vista: di solito, si vedono aerei pilotati che sfrecciano avanti e indietro inutilmente, marines stracazzuti e carri armati... che inutile spreco di vite e di risorse! Il primo attacco, in Skyline è compiuto coi droni predator (idea geniale visto che possono essere sacrificati per un attacco suicida e che possono essere usati per testare l'abilità nemica) i quali difendono un singolo aereo che avrà il compito di lanciare la nostra arma finale!
Porca miseria! E quando mai si è visto che l'esercito non perde tempo a gingillarsi sul significato della vita e il dovere morale di non lanciare un atomica sul proprio territorio? Finalmente e ripeto finalmente, per una volta, l'esercito fa del suo meglio fin dall'inizio. la:
PPS: scusate ma quando penso a quella scena dell'attacco suicida vado in visibilio
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