Sullo stesso sentire, seppur con obiettivi diversi, ci sono anche Jobs e Wozniak che intendono socializzare gli americani alle nuove tecnologie informatiche. Non è un caso che

L'Apple II
L'Apple II
l'Apple II si presentava con monitor e tastiera, era in grado di visualizzare anche grafica con tanto di sfavilanti colori, non solo semplice testo, ed era considerato innovativo anche perché si presentava già assemblato, pronto all’uso. L'idea di Jobs era che il computer, una volta tirato fuori dalla scatola, dovesse essere pronto e funzionante subito, senza software da programmare o parti da montare.

La poetica di William Gibson troverà un ulteriore e importante passaggio evolutivo nel racconto Johnny Mnemonico (Johnny Mnemonic), pubblicato per la prima volta nel 1981, sulla rivista Omni. Nel racconto, infatti, assistiamo alle peripezie di Johnny che lavora come “trafficante di informazioni”. Il suo cervello è stato adattato alle nuove esigenze della matrice, e può ospitare interi gigabyte di memoria; ma a volte il sovraccarico gli da qualche problema... Co-protagonista di  Johnny Mnemonico è anche il personaggio di Molly, che il lettore ritroverà nella trilogia di romanzi dello Sprawl: guardia del corpo e all’occorrenza killer – grazie agli occhi elettronici a specchio e a dieci lame retrattili nelle dita - ma anche donna sensibile e fragile.

In questo racconto compare per la prima volta la figura del cowboy dell'interfaccia, che tanta fortuna conoscerà soprattutto grazie a Neuromante (1984). Di fatto la storia fa parte del ciclo dello Sprawl, che comprende anche il già citato Neuromante e i romanzi Giù nel Ciberspazio (Count Zero), Monna Lisa Cyberpunk (Mona Lisa Overdrive).

In questa breve storia ci sono anche quasi tutti gli elementi tipici della narrativa gibsoniana: l'ambiente (urbano, notturno e degradato) delle metropoli moderne; un futuro ipertecnologizzato; la Yakuza, la mafia giapponese, divenuta una potente multinazionale.

La trama è anche una chiara metafora delle mutazioni subite dal corpo dell’uomo, partire dagli anni Settanta: innesti cibernetici e tecnologici che di fatto diventato un’estensione dell’essere umano. Non è un caso che proprio in quegli anni in Canada, paese natale di Gibson, lavorasse Marshall McLuhan, che esplorava il rapporto uomo/tecnologia da un punto di vista sociologico e della comunicazione.

Dal punto di vista dello stile letterario, il racconto può godere di una prosa più scorrevole e meno tortuosa di quella a cui Gibson ci ha abituati negli anni successivi, senza il peso di quella terminologia tecnica che sarà una caratteristica peculiare dello scrittore.

Nello stesso anno in cui Gibson pubblica Johnny Mnemonico, il 12 agosto, l’IBM – che inizialmente non aveva intuito per nulla e praticamente snobbato la rivoluzione innescata dalla Apple - presentava una macchina dalle dimensioni ridotte e con prestazioni piuttosto modeste, indicata più genericamente come microcomputer. Prima di allora, il resto del mercato era rimasto diffidente alla nascita del persona computer, soprattutto per la mancata standardizzazione delle macchine: ogni modello era diverso da tutti gli altri e veniva costruito spesso da un'impresa che non aveva storia e che rischiava di sparire dal mercato da un momento all'altro. Il mondo aziendale non poteva permettersi di affidare la gestione della propria contabilità a quelle macchinette stravaganti.