Solo ad alcuni uomini è concesso rinascere dalla morte, ma che accade quando il redivivo è un suicida? Yukio Mishima, il grande scrittore giapponese, è costretto a percorrere di nuovo le strade di una Tokyo diafana e indecifrabile, incarnando un ruolo di simulacro in cui non si riconosce. Intorno a lui si muovono Gabriel, cacciatore ingaggiato dalla multinazionale Hitasura e refrattario a ogni regola; Yasuwara, poliziotto corrotto, e i Mistici, una setta dotata di capacità misteriose. Nella loro fuga attraverso il Giappone, Gabriel e Mishima scopriranno che la resurrezione, come la vendetta, nasconde molto più di un’incognita.

Questa la quarta di copertina di Lazarus, il romanzo col quale Alberto Cola ha vinto il premio Urania 2009. Il romanzo riprende e rielabora un vecchio racconto di Cola, Mishima Boulevard, uscito sul primo numero della nuova serie di Robot (il 41) nel 2003, che ebbe un notevole successo e venne anche pubblicato su Selezione dal Reader's Digest, diventando così, probabilmente, il racconto di fantascienza italiano stampato in più copie.

Alberto Cola ha pubblicato altri racconti su Robot e Writers Magazine. È al suo quarto romanzo, dopo Goliath, uscito da Solid e recentemente riproposto da Delos Books in versione elettronica, e Ultima pelle, pubblicato da Kipple. Nel conto rientra anche il fantasy ambientato in giappone Kami, uscito da Delos Books sotto lo pseudonimo collettivo Yon Kasarai. Da leggere, per conoscere meglio questo autore, l'autointervista uscita sul numero di novembre di Delos.

La copertina è come sempre di Franco Brambilla. Il volume comprende anche due racconti sempre di Cola e uno di Daniela Piegai.

Alberto Cola, Lazarus, Mondadori Urania 1565, pagg. 320, euro 4,20.