Lo scrittore Adriano Barone, ritenuto una delle promesse dell’italian new weird, fa il suo esordio con l’antologia Carni (E)strane(E) sul n. 14 della rivista Urania Epix che troviamo in edicola. Nell'antologia venticinque racconti che lo scrittore definisce di horror/bizarro/new weird.

Per avere un assaggio di cosa vogliono dire le sigle, ecco un brano dal racconto I mini bimbi: "Nessuno faceva caso ai mini bimbi.

Brulicavano nelle strade e nei marciapiedi, negli ingressi delle case e degli uffici, sulle scale mobili della metropolitana (tutte e tre le linee), nei giardini pubblici, negli stadi.

I mini bimbi erano lunghi cinque centimetri, avevano la pelle bianchissima e sorridevano sempre. Indossavano soltanto un minuscolo pannolino e non sembravano avere mai freddo. Camminavano a gattoni, lentamente, e si fermavano spesso a sedere, osservando l’ambiente circostante, spesso con le dita di una o di tutte e due le mani infilate in bocca. Ogni tanto emettevano suoni che potevano essere interpretati come sommessi versi di stupore, ma per la maggior tempo ridevano con toni acuti che diventavano percepibili solo quando la risata si prolungava, diventando incredibilmente stridula e gorgogliante. Quando sembravano particolarmente soddisfatti, allungavano le braccia il più possibile e battevano le mani".

L’autore. Nato a Rho il 9 luglio 1976, Adriano Barone ha pubblicato storie brevi a fumetti su Strike, Horror Show, Mon-stars (in Italia) e su Brian Yuzna's Horrorama, Tales from a Forbidden Planet e sulla storica rivista Heavy Metal (negli USA). Oltre a essere stato finalista alla seconda edizione del premio MIMC della Kodansha con la storia Mr. Doe, ha pubblicato i volumi a fumetti L'Era dei Titani e Tipologie di un amore fantasma. Ha lavorato al documentario Escort, ha sceneggiato Riflessi, selezionato al David di Donatello nella categoria cortometraggi e scritto il video-trailer dell'album Through My Dog's Eyes della band metal Ephel Duath.

La quarta di copertina. Bimbi microscopici arrivati dal nulla che invadono le strade delle nostre città. Un regista fallito che incontra un’enigmatica creatura nel parcheggio di un cimitero. Un cadavere “senziente” che soffre di disperante solitudine. Un traghettatore mostruoso in bilico tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Un’inquietante carrellata negli universi del surreale e del visionario, popolati di corpi talmente alieni da risultare estranei a loro stessi, in una realtà allucinata.

Adriano Barone, Carni (E)strane(E) (2010).

Mondadori, collana Urania Epix, pagg. 300, euro 4,90