La fantascienza letteraria è piena di “ipotesi” su mondi alternativi al nostro. Di solito si premette un semplice “E se…” per creare una storia che contenga tutti i classici topos del genere, dal “e se... gli alieni invadessero la Terra?” a “e se…ad essersi evoluti non fossero state le scimmie mai i dinosauri?”. Non a caso la fantascienza è stata spesso definita come letteratura speculativa. Quando, poi, si tratta di fare ipotesi sul piano della Storia, quella con la S maiuscola, allora siamo nei paragi di un genere preciso che in italiano si definisce come Storia Alternativa o Ucronia.

È in questo ambito narrativo che si colloca anche il fumetto francese Luxley, di cui è stato pubblicato il primo volume dalla 001 Edizioni. Scritto da Valerie Mangin e disegnato da Francisco Ruizgé, Luxley ipotizza che nel 1191, l’anno della terza crociata – mentre la Francia e l’Inghilterra attendono il ritorno dei loro re, Filippo Augusto e Riccardo Cuor di Leone, partiti per combattere il feroce Saladino -, un’immensa armata di Maya, Aztechi e altri guerrieri dal Sud America sbarca sulle coste europee.

È l’inizio di una sanguinosa invasione contro la Cristianità che inevitabilmente si trova impreparata a respingere. Il Nuovo Mondo ha osato invadere il Vecchio. In questa Europa indifesa, solo il mitico Robin di Luxley, conosciuto come Robin Hood, tenta una difesa con i suoi uomini, difesa che appare disperata, ma Robin Hood diventa presto anche l’unica speranza per contrastare la ferocia dell’esercito sudamericano.

In questo racconto ucronico, un sacerdote dei sudamericani - che nel fumetto gli europei chiamano Atlantidei – ha fatto un sogno premonitore in cui erano gli europei ad invadere il sud dell’America e a distruggere e schiavizzare praticamente tutto il popolo. L’attacco all’Europa, dunque, nasce dalla motivazione di prevenire tutto ciò con una sorta di guerra preventiva.

L’impianto generale della trama e il concetto di guerra preventiva dei sudamericani nei confronti degli europei, ribaltando così il colonialismo europeo, fanno di questo fumetto un vero e proprio gioiello di originalità.

Nelle tre storie di questo primo volume - intitolate rispettivamente L’occhio del male, Santa Inquisizione e Il sangue di Parigi – assistiamo così all’invasione, alla guerra e alla conquista di Parigi, città simbolo e cuore dell’Europa cristiana, da parte di aztechi, incas e maya, unificatisi in un unico grande popolo.

La guerra e la colonizzazione, ovviamente, cambiano gli assetti politici del popolo europeo, ma il confronto con gli invasori è anche culturale e religioso. La cristianità viene bandita,tanto che lo stesso Papa Innocenzo III deve scendere in campo al fianco di Robin e del re d’Inghilterra. Ma non solo,quando ormai tutto sembra perduto, l’Europa cristiana ha solo una possibilità: chiedere aiuto agli arabi e al sultano Saladino, fino a ieri nemico numero uno.

La trama che Valerie Mangin imbastisce è davvero epica, fatta di straordinari e credibili scenari di guerra e di “congiure di palazzo”, sia da parte degli europei sia da parte dei sudamericani. L’obiettivo è il predominio del territorio, il potere e per contrasto la schiavitù.

La straordinarietà di questo fumetto francese, però, risiede anche nei disegni di Francisco Ruizgé, bravo nel saper restituire sulla tavola sia i dettagli (le spade in un combattimento, il volto teso di un personaggio) sia le scene di guerra, davvero molto belle. Nelle tavole che illustrano le battaglie, poi, Ruizgé è davvero molto bravo a mettere la sua matita al servizio dell’azione, restituendoci scene ricche di movimento, quasi cinematografiche. Il tutto è dosato da un colore mai eccessivo che conferisce alle tavole quel giusto tono “realistico”.

Un fumetto, in conclusione, davvero originale e ben realizzato, che consigliamo a chi è alla ricerca di una storia avvincente e ricca di colpi di scena. Il tutto all’insegna dell’Ucronia, che non è poco.