1.1 Atto di nascita
1.2 Il Modello Esploso
William S. Burroughs parla della Mostra delle Atrocità come un “libro esplosivo”; di più, sfruttando un’immagine che viene dall’anatomia, e quindi potenzialmente cara a Ballard, possiamo dire che il romanzo è come un “modello esploso” di scheletro o tessuto umano, e questa ipotesi trova riscontro in tre aspetti dell’opera: le tematiche affrontate, l’inedita caratterizzazione del protagonista e, infine, la struttura e lo stile. Tematiche: il Corpo è il Paesaggio. Fra i temi salienti del libro c’è quello del Corpo e della ridefinizione dei suoi rapporti con il mondo esterno.
Un corpo esploso, appunto, talmente ingrandito e sgranato che diventa esso stesso landscape, paesaggio, sfondo alla rappresentazione della nevrosi del protagonista, in una Terza Guerra Mondiale che nel 1969 già era scoppiata nell’immaginario collettivo. Un corpo studiato, anatomizzato, visto e descritto in decine di fotogrammi erotici e pornografici, un luogo di carne esploso. Spesso nella lettura ci troviamo di fronte a paesaggi inattesi, spazi in cui i mondi esterni si confondono con i mondi interni.
Nell’introduzione all’edizione francese di Crash del 1974 (per molti versi un libro figlio della Mostra delle Atrocità), Ballard ribalta il concetto di futuro e della letteratura che da sempre si è occupata di esso, fuori dalla solita logica riduttiva de “il futuro è già qui”. Il suo è un rovesciamento radicale dei punti di vista e della realtà, che consente per esempio di rileggere 2001: Odissea nello spazio come “un romanzo storico alla rovescia”:










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