La fantascienza è sempre stata uno stimolo a voler rendere possibile le tecnologie più fantasiose e Star Trek, nel corso della sua lunghissima storia, ha portato un miriadi di aspiranti scienziati a studiare il modo di realizzare davvero ciò che Kirk, Picard, Janeway e soci usavano con tanta naturalezza.

Al Caltech in questi giorni hanno fatto un passo avanti verso il sistema diagnostico tanto usato nelle varie serie tv gemelle, portandoci sempre più vicini al giorno in cui i prelievi di sangue saranno un ricordo archeologico.

L'aggeggino che vedete nella foto è il primo esempio di microscopio... beh microscopico.

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Per il professor Changhuei Yang il limite intrinseco alla realizzazione di uno strumento così piccolo, era dato dalla limitata possibilità di rimpicciolire le lenti tradizionali. Problema che ha risolto mettendo dei campioni microscopici quasi a diretto contatto con un fotosensore dotato di chip.

Il chiposcopio come potremmo chiamarlo, è basato su un hardware del tutto normale, con una piccola quanto intelligente modifica: i componenti sul sensore sono costretti a guardare solo attraverso minuscolo fori, che forza il sensore a creare immagini di oggetti molto piccoli.

L'utilizzo di materiali di largo consumo fa si che la futura produzione di massa sia economica e Yang è già al lavoro su una piccola quantità di chiposcopi delle dimensioni di un iPod.

La sua ambizione è di riuscire a mettere nelle mani dei medici dei prodotti funzionanti in 1-2 anni e entrare in piena produzione in 5 anni.

E non solo: il suo piano comprende anche degli impianti in grado di monitorare il flusso sanguigno e riportare immediatamente avvisi sullo stato di salute e relative diagnosi.

Mentre facciamo i complimenti al team del Caltech, cominciamo segretamente a chiederci quanto possa mancare ancora al tanto ambito teletrasporto, non è vero?