C'è anche chi nella vita è così fortunato da essere amico di Eliza Dushku. O amica di Joss Whedon, fate voi, il risultato è comunque lo stesso: da due esperienze lavorative che avrebbero portato all'esaurimento chiunque, è nato quello che si prospetta come un brillante tandem creativo.

Il punto di vista della Dushku sulla serie è che si tratta di uno specchio della sua esperienza lavorativa: "quando sono arrivata a LA avevo 17 anni. Ogni giorno mi svegliavo e scoprivo che la gente voleva io fossi una persona diversa, fino al punto che, nel tentativo di accontentarli tutti, rischiavo di avere una crisi di personalità".

I due amici, che si conoscevano dai tempo immemore, vale a dire dagli esordi con Buffy e Angel, si erano trovati a pranzo insieme quando lei aveva raccontato questo aspetto della sua vita a Whedon, il quale si era immediatamente immaginato una protagonista con personalità multiple temporanee, creando con lei le linee di base di una serie tv, anche se per lo sceneggiatore era un'esperienza che avrebbe preferito non ripetere.

Questo proprio grazie alla Fox tv, che nel giro di pochi anni gli cancellò brutalmente sia Angel che Firefly.

Lo stesso però valeva per Eliza, anche lei legata al destino di Angel e a seguire di Tru Calling, cancellata dalla Fox all'alba della stagione due e della neppure nata serie Nurse.

Ma Eliza aveva un contratto con la Fox per sviluppare dei progetti con lei nelle vesti di produttrice e protagonista. E dal suo punto di vista, solo Whedon poteva svilupparla al meglio: "Joss capisce davvero le donne. penso ci sia una donna da qualche parte dentro di lui. Ed è di questo che abbiamo parlato: ciò che le donne devono affrontare nella cultura moderna."

Ovvero, al cinema vittime di assassini mascherati. O senza maschera, per quello che cambia.

Così, conclude Eliza "quando Joss è tornato dal bagno ha detto: la serie si chiamerà Dollhouse. E io ho detto, ok, ci sto. Facciamolo."

L'esperienza di Whedon invece era stata segnata nel 2002 dal trattamento subìto dalla fox con Firefly. Episodi mandati in onda in un ordine illogico e cancellazione repentina, lo avevano portato all'esasperazione ed alla fuga dalla volpe del ventesimo secolo.

All'alba del 2008 però l'emittente è tornata con tutto un nuovo reparto esecutivo e un nuovo presidente, che ha colto al volo l'arrivo di Whedon, definendo il suo ritorno "un dono".

Racconta Whedon "ci sono persone diverse ora, che non mi farebbero quello che mi hanno fatto con Firefly".

Ma dice anche di essere diventato più realistico rispetto a cosa un network si aspetta da lui e quali sono le possibilità di una serie tv.

"Ero innamorato di Firefly in modo cieco e adolescenziale. Volevo incontrare l'emittente a metà strada, ma nel contempo per me era un agonia.

Ora Joss cerca di mantenere distanze emotive nei confronti del management di ogni emittente. "Fai del tuo meglio. Lavori con loro, cercando sanità mentale e intelligenza. E ne ho trovato molta di entrambe con i nuovi executive della Fox."

E aggiunge che se non avessero capito cosa voleva avere, a questo punto ormai se ne sarebbe reso conto subito.

Gennaio 2009 vedrà la nascita di 13 episodi di Dollhouse. e tutti noi speriamo, che siano seguiti da molti altri. soprattutto, lo sperano Eliza e Joss.