Poco più di trent’anni fa sembrava che l’umanità fosse destinata a prendere la via delle stelle in tempi molti brevi. Certo la corsa verso lo spazio aveva dietro esasperate motivazioni militari, e parte dell’innovazione tecnologica si è rivolta altrove quando queste motivazioni sono diventate meno pressanti. Eppure il fascino di avveniristici traghetti spaziali (come quelli di 2001 Odissea nello spazio) o di aerei suborbitali in grado di percorrere grandi distanze in poche ore è rimasto nell’immaginario collettivo e, non dimentichiamolo, in quello degli scrittori di fantascienza.
C’è chi ha deciso comunque di proseguire su questa strada.
La Reaction Engines, una società inglese che ha la sua sede al Culham Science Center nell’Oxfordshire (e di cui vi invitiamo a visitare il sito
www.reactionengines.co.uk/index.html), è impegnata nella progettazione di sistemi avanzati di trasporto e di propulsione allo scopo di sviluppare mezzi commerciali in grado di accorciare i tempi di percorrenza sulla Terra o, in futuro, di viaggiare anche nello spazio.
Uno dei progetti prevede la costruzione di un aereo supersonico dotato di grande autonomia di volo (circa 20.000 Km) e di un motore a idrogeno liquido (denominato Scimitar) in grado di viaggiare costantemente a Mach 5. Il velivolo, chiamato per ora con la sigla A2, avrebbe una sagoma allungata di circa 80 metri e potrebbe trasportare 300 passeggeri. La velocità di crociera di quasi 6000 Km/h (più del doppio di quella del Concorde) permetterebbe di raggiungere direttamente gli antipodi dell’Europa in poco meno di cinque ore (rispetto alle 22 odierne considerando anche gli scali intermedi).
Un’analisi preliminare dei costi farebbe inoltre pensare a un prezzo del biglietto paragonabile a quello attualmente applicato in Business Class, ma con il vantaggio di un ovvio risparmio di tempo personale.
Un vero peccato, però, la previsione che questo aereo possa diventare operativo solo tra 20 o 25 anni.
14 commenti
Aggiungi un commentoNon dubito del tuo ragionamento, ma è probabile che il calcolo che hanno fatto è di circa cinque ore totali di volo. Dato che hanno tutte le ragioni di mettersi in mostra, hanno concluso che non sia possibile metterci di meno.
tutta questa fretta di fare il giro del mondo non la capisco: non sarebbe meglio guardare un po' oltre e trovare invece il modo di organizzare viaggi regolari fra la terra e la luna?
OT
sono molto preoccupata per blabla, posta solo qui, credo :
E che ci vai a fare sulla luna a prendere sassi?
Per quanto riguarda le velocità, considerate che lo stesso Concorde non volava mai alla massima velocità su terra ferma, in quanto i governi dei paesi attraversati avevano chiesto ed ottenuto che sulla terra la macchina non superasse mai la velocità del suono, il bang sonico disturbava troppo.
Quindi per andare da Londra a New York ci metteva quasi cinque ore, potendo fare il viaggio supersonico solo sul mare che è una parte del tragitto.
Il nuovo aereo volerebbe quasi tutto il tempo sulla terra ferma, e deve aggirare molti stati per arrivare in Australia, dato che un volo diretto da Londra lo vedrebbe attraversare molte zone no-fly, come: l'Afganistan e l'Iran ad esempio, costringendolo a fare dei giri enormi per non passare neppure sulla Cina se non assoggettandosi alle rigide regole di corridoi aerei che passano su di essa.
Insomma credo che per troppo poco tempo volerebbe a 6000 chilometri l'ora, comunque almeno a velocità più basse si consuma meno.
Credo invece che meglio farebbero a sviluppare una macchina capace di volo suborbitale, molto più pratico nell'uso politico.
M.
non è vero, la frase è corretta, appunto perchè è condizionale, non congiuntivo. La frase non è elegante, ma inteso come linguaggio schietto non è sbagliata secondo me.
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