Una ‘normale’ eclissi di luna viene osservata da svariati personaggi in posti diversi. Ma al culmine del fenomeno accade un terrificante avvenimento: la comparsa di un pianeta vagante che attrae addirittura la stessa luna nella sua orbita e si ferma a poca distanza dalla Terra.

Il Vagabondo, così viene chiamato il pianeta, provoca immani distruzioni con terremoti e tsunami, gigantesche maree, eruzioni vulcaniche e l’annientamento delle basi lunari sprofondando nel panico la popolazione terrestre.

Nello sviluppo della trama gli osservatori presentati all’inizio vengono seguiti nelle loro storie tragiche o avventurose o folli. Nel romanzo troviamo citazioni e rimandi frequenti ad altre opere e altri autori di fantascienza, da Heinlein a Clarke a E.E. “Doc” Smith così come a poeti e pittori come Van Gogh e Dylan Thomas, mentre un’attenzione particolare Leiber la riserva ai gatti, che qui troviamo sia nelle vesti del micio di casa Miao che nella forma felina di Tigerishka, aliena mortalmente seducente che dal Vagabondo proviene.

Fritz Leiber
Fritz Leiber

Fritz Reuter Leiber Jr, nato a Chicago nel 1910 da una coppia di attori di teatro, fu un importante scrittore di fantasy, horror e fantascienza, campione di scherma ed esperto scacchista. Esordì nel 1939 con Two Sought Adventure, suo primo racconto pubblicato dalla rivista Unknown, con protagonisti Fafhrd e The Grey Mouser dei quali poi nel corso dei 50 anni seguenti racconterà le avventure in numerosissimi racconti raccolti poi nel ciclo a loro dedicato.

Della sua ricca produzione ricordiamo il suo primo romanzo Ombre del male (Conjure Wife, 1943) dove un professore scopre che le donne sono tutte streghe e usano le loro arti contro gli uomini: dal romanzo venne tratto il film Weird Woman (1944) il cui remake fu girato nel 1962 e di nuovo nel 1980. Altri suoi notevoli romanzi sono Il verde millennio (The Green

Millennium, 1953) che affronta il tema del contatto con gli alieni, Nostra Signora delle Tenebre (Our lady of Darkness, 1974) scritto alla fine di un triennio durante il quale disperato per la morte della moglie Jonquil era diventato alcolista, e questo Novilunio (The Wanderer, 1964), già pubblicato in Italia in prima edizione negli Slan dalla Libra Editrice (1967) e ristampato da Mondadori nei Massimi della Fantascienza (1987) e nei Classici Urania (1996).

Ma è nei racconti che Leiber trova la sua dimensione ottimale, e nella Sword and Sorcery delle storie di Fafhrd e l’Acchiappatopi Grigio, i due simpatici furfanti della città di Lankhmar che hanno ispirato altri scrittori come per esempio Terry Pratcher con la sua città di Ankh-Morpork e il suo ladro spadaccino “The Weasel”.

Leiber vinse una messe di premi tra i quali ricordiamo gli Hugo per i romanzi Il grande tempo (The Big Time, 1958) e per questo Novilunio, e per i racconti Gonna Roll the Bones (1967) e Catch that Zeppelin (1965), coi quali vinse anche il Nebula.

Nel 1978 vinse il World Fantasy Award per Nostra Signora delle Tenebre e gli venne attribuito il premio Gandalf nel 1975 e il premio Grand Master nel 1981. Leiber morì ottantunenne nel settembre del 1992.

Novilunio di Fritz Leiber (The Wanderer, 1964) Urania Collezione n. 58, traduzione di Ugo Malaguti - pagg.468 € 4,90