Il passaggio di eminenti nomi dal cinema alla televisione è diventato ormai non solo la norma, ma spesso anche sinomino di un maggiore livello qualitativo nel piccolo schermo che in quello grande.

Così abbiamo avuto Gary Sinise in CSI:NY, Patricia Arquette in Medium, Charlie Sheen in Tre uomini e mezzo e altri che hanno trovato lidi più congeniali rispetto a una certa ripetitività cinematografica.

In fondo è tragicamente ovvio, con il target azzerato sui gusti malsani dei teenager e film la cui unica trama è “fiumi di sangue e donne morte” (e si, parlo proprio di Saw e Hostel), alla fine doveva succedere che nell’altro mondo, quello televisivo cioè, finisse con l’esserci di meglio.

È sempre la NBC a lanciare una nuova serie nel palinsesto di settembre, questa volta col volto inconfondibile, nonché la statura (è alto quasi due metri) di Jeff Goldblum (Jurassic park, La mosca). La serie prende il nome dal protagonista: Raines.

La trama: l’eccentrico detective della polizia di Los angeles ha la peculiare capacità di avere dettagliate conversazioni con… le vittime dei casi che segue. il che permette a lui di ricostruire le loro vite fino al momento dell’omicidio, e a loro di aiutarlo a trovare l’assassino.

La cosa naturalmente crea un minimo di tensione col suo capo, il capitano Lewis (Matt Craven, di solito un bravo attore comico) e i suoi colleghi Remy Boyer e Sally Lance (rispettivamente Dov Davidoff e Linda Park, da Star Trek: Entreprise). Dalla sua parte avrà il suo ex collega Charlie (Luiz Guzman, altro eccellente caratterista che forse avete visto in Boogie Nights), che gli fa da coscienza e lo aiuta ad accettare il peso del suo dono, che spesso lo porterà a confrontarsi col suo passato ed i suoi demoni interiori.

Oltre al cast, anche la produzione ha i suoi nomi eccellenti: autori e produttori esecutivi sono Frank Darabont (il regista dei bellissimi Le ali della libertà e Il miglio verde) e Graham Yost, uno sceneggiatore nato cinematograficamente con Speed e poi passato alla tv con titoli come il capolavoro Band of Brothers e la sottovalutata serie Boomtown.

L’idea alla base è di unire il tono noir a fantasmi molto più estroversi di quelli a cui siamo abituati, insieme a un minimo tono di commedia apportato dal buon Goldblum.

La confezione è notevole, la fotografia curata ma un dubbio nasce spontaneo: non ce n’erano già due di serie così?

Prima era comparsa Medium, con la suddetta Patricia Arquette, dove si mescolavano fantasmi e omicidi, poi il più classico (ma anche più riuscito) Ghost whisperer con Jennifer Love Hewitt, che con i defunti ha un rapporto quasi più da commedia (ma solo quasi). E ora nello stesso genere arriva Jeff Goldblum.

Ma quanti fantasmi ci sono in giro?