Gli Ufo scorazzano nei nostri cieli da sessant’anni e sarebbero solo l’avanguardia di un esercito alieno pronto a invadere la Terra. Il governo americano, nella persona del suo Presidente, ne sarebbe al corrente e starebbe già correndo ai ripari: fondi opportunamente stanziati con il bilancio del 2005 andrebbero in futuristici armamenti e la base sulla Luna fortemente voluta da Bush servirebbe proprio come presidio del nostro spazio vicino. E, per farla breve, una guerra interplanetaria si profilerebbe all’orizzonte, anche se non è ancora ben chiaro da dove venga la minaccia. È solo una puntata dell’ennesimo telefilm sci-fi sulla teoria del complotto? A sentire Paul Hellyer, ex vice-premier ed ex ministro della Difesa del governo canadese, parrebbe proprio di no. Proprio in virtù del suo ruolo politico, Hellyer avrebbe partecipato, tra il 1963 e il 1967, a riunioni a porte chiuse del Norad, il comando aereo americano-canadese che veglia su ogni movimento nei cieli del Nord-America. E solo ora si è deciso a rivelare la verità.

Prima di spolverare il fucile e appostarci dietro la finestra, tenendo

d’occhio il cielo, forse è meglio ripercorrere i passi salienti della carriera di Hellyer. Candidato dai liberali alle elezioni federali del 1949, Hellyer divenne il più giovane membro eletto alla Camera dei Comuni. Notato per il suo impegno e la sua passione, rivestì per qualche tempo posizioni di spicco nel Ministero della Difesa, prima che la sconfitta del suo partito alle successive elezioni lo facesse decadere dal ruolo. La vittoria dei liberali alle elezioni del 1963 lo portarono al Ministero della Difesa, dove guidò la controversa unificazione e integrazione di marina, esercita e aeronautica in un’unica armata, le Canadian Forces. Seguì una parentesi da vice-premier. Questo fu probabilmente il periodo più luminoso della sua carriera, dopodiché la polemica con il suo partito eclissò il suo astro e per Hellyer cominciò un lungo e travagliato pellegrinaggio tra i partiti di orientamento conservatore e nazionalista, alla ricerca di un posto di prestigio che non sarebbe più tornato. Un episodio singolare della sua carriera istituzionale avvenne il 3 giugno 1967, quando inaugurò una pista di atterraggio per “oggetti volanti non identificati” a St. Paul nello stato dell’Alberta: la città scelse questo come progetto per le celebrazioni del centenario dell’indipendenza del Canada, come “simbolo della fede che l’umanità non esporterà la guerra nello spazio esterno”. Hellyer si è sempre schierato contro la militarizzazione dello spazio, sostenendo pubblicamente lo Space Preservation Treaty per bandire le armi dallo spazio.

Il 25 settembre scorso, Hellyer è stato ospite d’onore a un simposio sulla “esopolitica” a Toronto, dove ha rivelato davanti a una calorosa platea la sua esperienza di avvistamento. In novembre ha rincarato la dose accusando il presidente americano George W. Bush di essere in procinto di pianificare una “guerra intergalattica”. In occasione di un incontro con gli studenti dell’Università di Toronto, queste sono state le sue parole: “L’esercito degli Stati Uniti sta lavorando ad armi che potrebbero essere usate contro gli alieni, e potrebbero catapultarci senza preavviso in una guerra intergalattica”. E poi: “L’amministrazione Bush ha finalmente accordato ai militari il permesso di costruire una base sulla Luna, che li porrà in una posizione vantaggiosa per controllare il viavai dei visitatori provenienti dallo spazio ed eventualmente contrastarli, se sarà necessario”. Secondo lui, gli Stati Uniti saprebbero dell’esistenza di altre forme di vita nell’universo dal 1947. I velivoli in possesso dei militari – e di cui solo i presidenti, di tutta l’amministrazione, verrebbero informati di volta in volta – sarebbero serviti per compiere tutte le principali scoperte dell’ultimo mezzo secolo nel campo della tecnologia laser, dell’elettronica integrata e degli acceleratori di particelle. “Gli ufo sono reali al pari degli aerei, volano sopra di noi”. L’unico nome che Hellyer è disposto a dare, delle sue fonti, è però quello del Colonnello Philip J. Corso, uno dei responsabili dell’ormai famigerato caso Roswell. Basta per chiarire tutto? Forse sì. Probabilmente non nel senso in cui intendeva il Signor Hellyer. Ma a
seguito del suo discorso, tre organizzazioni non-governative canadesi – guidate dall’Istituto per la cooperazione nello spazio – hanno chiesto alla commissione Sicurezza Nazionale del Senato di Ottawa di aprire un’inchiesta sugli Ufo, convocando a deporre sotto giuramento l’ex ministro e i vertici dell’intelligence, i comandanti attuali e storici del Norad e i massimi esperti scientifici e militari della nazione. Il comitato ha anche accolto l’invito di Hellyer ad avviare il progetto Decade of Contact, col proposito di inziare la popolazione alla verità sugli extraterrestri. Dopotutto, una guerra interplanetaria potrebbe compromettere il traffico aerospaziale centrato sull’astroporto di St. Paul, Alberta.