La trilogia della Fondazione è per la fantascienza quello che Il Signore degli Anelli è per il fantasy. Un caposaldo da cui non si può prescindere. In passato l'interesse del mondo del cinema per una eventuale trasposizione cinematografica del grande lavoro di Isaac Asimov è stato fortemente limitato da un motivo di base: il costo. La sviluppo delle tecnologie digitali negli anni recenti ha comunque abbattuto di molto la cifra da dover spendere per un progetto del genere, soprattutto per quanto riguarda le possibilità di riduzione di costi inerenti le scenografie. Peter Jackson ha nel frattempo anche dimostrato che la lunghezza può non necessariamente essere un problema.

Di una versione per il grande schermo si sussurrava sin dalla fine degli anni '90 ma adesso cominciano ad emergere particolari del progetto, che è tuttavia ancora allo stadio embrionale. Un po' come Matrix Reloaded / Revolution o i "volumi" 1 e 2 del Kill Bill di Tarantino anche questo progetto approderà nelle sale diviso in due parti, intitolate rispettivamente Foundation and Second Foundation. Il compito di scrivere la sceneggiatura è stato affidato dalla 20th Century Fox a Jeff Vintar, già responsabile del copione dell'altro progetto asimoviano del momento, Io Robot, in un uscita il prossimo anno. Nelle intenzioni di Vintar la script dovrebbe rimanere molto fedele al testo originale ma, chiaramente, rimane da vedere quale sarà la reazione degli executives della produzione dopo che avranno letto la prima stesura. Per la regia è stato scelto l'indiano Shekhar Kapur, acclamatissimo nel 1998 per il suo sorprendente Elizabeth, ma lo scorso anno coinvolto nella debacle de Le quattro piume, solenne fiasco al box office. Kapur ha evidentemente una certa passione per la fantascienza e più di dieci anni fà iniziò a lavorare ad una versione de La macchina del tempo ma il progetto è rimasto incompleto.

Il produttore associato al progetto è Vince Gerardis, coinvolto anche nell'adattamento per il cinema dell'apocalittico The forge of God, tratto dal romanzo di Greg Bear (L'ultimatum in Italiano, Editrice Nord) nonché produttore esecutivo della mini serie TV Il mondo del fiume, da Farmer.