Torna su carta una delle riviste storiche sul cinema di genere: Famous Monsters of Filmland, la cui storia inizia nel 1958. È stato uno dei primi magazine americani a focalizzarsi sul behind-the-scenes, sui segreti del fare cinema. Sotto la guida del direttore editoriale Forrest J. Ackerman, la rivista ha ispirato una generazione di futuri registi. Giusto per fare qualche nome: Steven Spielberg, George Lucas, Guillermo del Toro, Stephen King, Peter Jackson hanno letto su quelle pagine come si fa a dare vita a un mostro, ma anche chi faceva cosa sul set, dal truccatore agli artisti degli effetti speciali (nomi inclusi).

“Quand'ero piccolo – spiega Michael Heisler, nuovo direttore (proviene da Marvel Comics) – Famous Monsters of Filmland era di gran lunga la mia rivista preferita. Oggi il nostro obiettivo è ringiovanire la formula, assicurando la stessa magia a un'audience con un gusto moderno. Parleremo di horror, fantascienza, fantasy contemporanei, ma con un occhio sempre rivolto ai grandi del passato.”

A proposito di magia, ecco cosa dice in un'intervista del 1997 proprio Ackerman (scomparso nel 2008): “La fantascienza per me è iniziata nell'ottobre del 1926. Stavo in strada a Santa Monica, Los Angeles, e all'improvviso una rivista chiamata Amazing Stories è letteralmente saltata fuori dall'edicola. Forse la maggior parte di voi è troppo giovane per sapere che allora le riviste parlavano. E questa in particolare mi disse di portarla a casa, perché mi sarei innamorato subito. Fu così. Da adulto, credo che la meraviglia provata quel giorno derivasse più che altro dalla copertina, dove era raffigurato un crostaceo alto più o meno tre volte un uomo. Io mi chiesi: da dove potrà mai essere venuto?”.

Ecco la domanda di base a cui la rivista ha date risposte nei suoi venticinque anni di vita, trascinandosi dietro un folta schiera di imitatori, ma anche un'abbondante produzione di fanzine, fino alla sua chiusura nel 1983. Fu poi ripresa nel 1993 da un editore del New Jersey, tale Ray Ferry, che tentò di coinvolgere Ackerman, ma il progetto non prese mai il volo (anzi finì nelle aule dei tribunali, per questioni di copyright).

Oggi la rivista ritorna con un look più moderno e con la potenza di fuoco di IDW Publishing (Transformers, vari Star Trek, Doctor Who, G.I. Joe), ma senza (per ora) una presenza come quella di Ackerman, a cui va il merito di aver fatto praticamente di tutto per la crescita della fantascienza negli Stati Uniti (incluso l'attore, con duecentodieci apparizioni in b-movies). Il primo numero è previsto per l'estate, i successivi avranno cadenza quadrimestrale.